Pensione di reversibilità, grande notizia per i divorziati | Da questa data spetta anche a loro: procedura facilissima

Pensione (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Le regole sulla pensione di reversibilità cambiano in meglio anche per le coppie divorziate. Ecco come sarà ora.
La pensione di reversibilità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai familiari superstiti di un lavoratore o di un pensionato deceduto. Rappresenta una forma di tutela sociale molto importante, perché garantisce un sostegno economico a chi, dopo la perdita di una persona cara, rischierebbe di trovarsi senza mezzi sufficienti per vivere.
Questo istituto si inserisce nell’idea di solidarietà che ispira il sistema previdenziale italiano. La pensione può essere riconosciuta al coniuge superstite, anche separato o divorziato in alcuni casi, ai figli minorenni o studenti, oppure, in assenza di questi, ad altri parenti stretti che erano a carico del defunto.
L’importo non corrisponde all’intera pensione percepita o maturata dal lavoratore, ma a una percentuale che varia a seconda del numero e della tipologia dei beneficiari. Un aspetto rilevante è che la pensione di reversibilità può essere ridotta se il coniuge superstite percepisce altri redditi oltre una certa soglia stabilita dalla legge.
Questo meccanismo è stato introdotto per garantire maggiore equità, evitando che il beneficio diventi eccessivo per chi ha già risorse economiche adeguate, e per destinare più risorse a chi ne ha reale bisogno. La pensione di reversibilità è uno strumento fondamentale di sostegno per molte famiglie italiane, che spesso permette di affrontare con maggiore sicurezza economica un momento doloroso come la perdita di un familiare.
Dibattito sociale
Allo stesso tempo, resta un tema di dibattito politico e sociale, poiché riguarda l’equilibrio tra solidarietà, sostenibilità del sistema pensionistico e giustizia sociale. Un altro elemento da considerare è l’importanza della pensione di reversibilità nel contesto dell’invecchiamento della popolazione.
Con l’aumento dell’aspettativa di vita e le difficoltà economiche che molte famiglie affrontano, questa forma di tutela assume un ruolo ancora più centrale. Per molti anziani, infatti, rappresenta l’unica fonte di reddito stabile e sicuro, capace di garantire una vita dignitosa anche dopo la scomparsa del coniuge o del familiare che contribuiva al sostentamento della casa.
Le novità
Come riporta avvocatomadonna.it, la pensione di reversibilità rappresenta una tutela essenziale per i familiari superstiti, garantendo un sostegno economico dopo la perdita del coniuge o di un parente prossimo. Oltre al coniuge superstite, anche i figli, i genitori e in alcuni casi i fratelli e le sorelle possono beneficiarne, se ricorrono determinate condizioni.
Tuttavia, la questione si complica in caso di separazione o divorzio, dove la legge prevede regole specifiche per il riconoscimento di questo diritto. In particolare, l’ex coniuge divorziato può avere accesso alla reversibilità solo se titolare di assegno divorzile e non risposato, con l’eventuale ripartizione della pensione da stabilire dal giudice in caso di nuovo matrimonio del defunto.