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Terremoto Taxi, centinaia di licenze revocate in massa | UFFICIALE: un mare di italiani dovrà cambiare mestiere

Illustrazione di alcuni taxi (Canva FOTO) - energycue.it

Illustrazione di alcuni taxi (Canva FOTO) - energycue.it

Arrivano notizie poco confortanti per i tassisti, con tante licenze che sono state revocate. Cosa succederà ora?

Le licenze taxi sono uno degli strumenti principali con cui i Comuni regolano il servizio di trasporto pubblico non di linea. Si tratta di autorizzazioni che permettono di esercitare legalmente l’attività di tassista all’interno di un territorio definito.

Il numero di licenze disponibili non è illimitato: ogni città stabilisce un tetto massimo, in base alle esigenze locali e alla domanda di mobilità. Questo fa sì che in molte realtà la licenza diventi un bene molto richiesto.

Non a caso, il valore economico di una licenza può crescere nel tempo, anche in modo significativo. In alcune città italiane, ad esempio, acquistare una licenza da un tassista che lascia l’attività può costare cifre a sei zeri.

Si tratta quindi non solo di un titolo amministrativo, ma anche di un vero e proprio investimento. E attorno a queste autorizzazioni ruotano da anni discussioni su concorrenza, liberalizzazioni e nuovi modelli di mobilità urbana.

Una situazione particolare

La vicenda delle nuove licenze taxi a Roma assomiglia a un cantiere aperto che procede a scatti. L’idea era semplice: inserire sulle strade circa un migliaio di nuove auto bianche per migliorare il servizio e ridurre i tempi di attesa. Ma tra annunci e scadenze, la realtà è più complicata del previsto. Un’iniziativa pensata per rafforzare la mobilità cittadina rischia di restare impantanata proprio nella fase più delicata, quella dei pagamenti.

Il nodo centrale, infatti, non è tanto l’organizzazione del bando quanto la risposta dei vincitori. Per quasi duecento di loro, la quota richiesta si è rivelata un ostacolo difficile da superare. Cifre importanti, certo, ma anche un investimento che dovrebbe tradursi in lavoro stabile e regolare

Illustrazione di un taxi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Illustrazione di un taxi (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Scadenze, rinunce e possibili sostituzioni

Come riportato da Roma Today, secondo i dati sono circa 170 i vincitori che non hanno ancora saldato l’importo dovuto: parliamo di 75.500 euro per le licenze ordinarie e 58.500 per quelle destinate al trasporto di persone con disabilità. Una quota non irrilevante, che mette in discussione l’entrata in servizio di un centinaio di nuovi tassisti.

Il Comune ha fissato un termine preciso: chi non paga entro metà settembre perde il diritto alla licenza. A quel punto subentrano i candidati esclusi dalla graduatoria, che avranno due mesi per versare la cifra e prendere il posto lasciato libero. Le ragioni dietro questi ritardi sono diverse e non sempre banali. Alcuni aspiranti tassisti hanno giudicato l’investimento troppo rischioso rispetto ai guadagni possibili, altri non sono riusciti ad accedere ai prestiti bancari necessari.