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Sanzioni stradali, revocati tutti i verbali | Addio multe arretrate: in Italia è la fine di un incubo

Uomo felice e multa annullata (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Uomo felice e multa annullata (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Revocate numerose sanzioni stradali dopo una serie di ricorsi: le amministrazioni scelgono di fermarsi per evitare nuove condanne.

Da anni ormai, basta accennare al tema multe per scatenare discussioni accese in ogni angolo d’Italia. Tra semafori intelligenti, zone a traffico limitato e telecamere piazzate ovunque, guidare in città è diventato un campo minato. C’è chi parla di sicurezza stradale, certo, ma anche chi vede solo un modo per fare cassa. E il confine, diciamocelo, non è sempre chiarissimo.

I sistemi elettronici per le infrazioni sono aumentati a vista d’occhio e con loro anche il numero di multe. Alcuni si chiedono se dietro questi strumenti ci sia davvero un intento preventivo o se non siano, piuttosto, delle trappole tecnologiche. Il problema spesso è la scarsa chiarezza su come vengono usati, e questo non aiuta certo a creare fiducia.

In certi casi la reazione della gente è stata tutt’altro che passiva. Comitati spontanei, raccolte firme, petizioni… i cittadini hanno deciso di far sentire la propria voce. Soprattutto quando si ha l’impressione che le regole non siano state rispettate neppure da chi dovrebbe farle rispettare. A quel punto il confine tra giustizia e burocrazia diventa ancora più sottile.

E come succede spesso, la stampa ci si è buttata a capofitto, dando eco a storie di ingiustizie e multe che sembrano assurde. A forza di articoli e servizi, alcune vicende sono diventate simbolo di qualcosa di più grande: la voglia di trasparenza e correttezza quando si parla di regole e sanzioni. Proprio come è accaduto in un caso che ha fatto parecchio rumore.

Cittadini sul piede di guerra

In città si era formato un comitato civico piuttosto agguerrito. Più di duemila firme raccolte, proteste ben organizzate e un’attenzione costante sui media. I cittadini non si sono limitati a contestare le multe: hanno messo in discussione tutto il funzionamento dell’impianto, dalla visibilità del semaforo alla durata delle luci, a detta loro troppo breve.

Il Comune ha quindi deciso di bloccare l’intero pacchetto dei verbali, anche quelli che ancora dovevano essere giudicati. Una scelta fatta per evitare di spendere altri soldi in cause perse in partenza. Insomma, una retromarcia pesante che lascia spazio a tante domande, anche in altre città.

Auto al semaforo (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Auto al semaforo (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Quando una sconfitta diventa una svolta

A Bastia Umbra è successa una cosa che in pochi si aspettavano: il Comune ha annullato 138 multe rilevate da un impianto T-Red posizionato tra via Hochberg e via Atene. E non si tratta di una generica “marcia indietro”. Dietro c’è una storia fatta di ricorsi vinti, proteste e sentenze che hanno messo l’amministrazione alle strette. Otto cause perse di fila hanno convinto gli uffici a fermarsi.

Il motivo? Mancava una delibera ufficiale che autorizzasse l’installazione di quei semafori con telecamera. A riportarlo è stato Umbria Journal, che ha spiegato come i cittadini coinvolti avessero già presentato oltre 150 ricorsi, con un giudice che – udienza dopo udienza – ha cominciato a suggerire apertamente di procedere con l’annullamento in autotutela. Così è andata.