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Correntisti, che aspettate? Sbrigatevi a prelevare | Avviso urgente delle Banche: guai in vista per chi ha pochi contanti

Prelievo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Prelievo (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Le banche lanciano un appello inaspettato: meglio avere contanti a portata di mano, potrebbero tornare indispensabili.

Negli ultimi tempi, siamo diventati quasi allergici ai contanti. Paghiamo tutto con il telefono, con la carta, con l’orologio, persino il caffè al bar. In certe città, trovare un bancomat è più difficile che trovare un parcheggio libero.

Siamo passati a una vita completamente digitale, e per molti il contante è solo un ricordo dei tempi andati. Ma—ecco il punto—non tutti sembrano più così convinti che sia una buona idea. Negli uffici delle banche, ma anche nelle sedi delle istituzioni europee, qualcosa si muove.

Iniziano a circolare inviti un po’ insoliti: tenere un po’ di soldi in casa, prepararsi a gestire piccoli acquisti senza usare il digitale. Non è allarmismo, dicono, ma una semplice precauzione. Il messaggio è chiaro, anche se nessuno lo urla.

Se qualcosa dovesse andare storto, meglio non farsi trovare con il portafoglio vuoto (di contanti). Fino a poco tempo fa, consigli del genere sarebbero stati bollati come esagerazioni. Ora invece stanno diventando prassi.

La spinta delle banche

Le banche centrali, che un tempo spingevano per l’eliminazione del cash, ora cambiano rotta. E sì, lo ammettono apertamente: una scorta di denaro liquido può fare la differenza, soprattutto quando i sistemi digitali si inceppano. Succede raramente, è vero… ma succede.

E quando accade, come si è visto recentemente, l’impatto può essere immediato e pesante. Niente pagamenti, niente prelievi, niente scontrini. L’idea che tutto sia a portata di clic funziona solo finché la tecnologia gira come deve. Ma se qualcosa si spezza, anche solo per qualche ora, ci si ritrova bloccati. E a quel punto, avere anche solo una cinquantina di euro in tasca può sembrare un lusso.

Monete e banconote (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Monete e banconote (Depositphotos foto) – www.energycue.it

Un segnale che sta facendo riflettere

La vera scossa è arrivata dalla Spagna. Il 28 aprile scorso, nel giro di pochi secondi, il 60% dell’energia elettrica del Paese è andato in tilt. Un blackout improvviso, niente luci, niente rete. Ma soprattutto: niente transazioni digitali. Bancomat inutilizzabili, carte bloccate, negozi che chiudevano o accettavano solo contanti. La notizia, riportata da Money.it, ha fatto il giro d’Europa e ha lasciato molti a bocca aperta. Anche perché i pagamenti elettronici sono crollati del 55%. Il blackout ha fatto emergere una verità scomoda: in un mondo senza contanti, basta un guasto per farci tornare indietro di decenni in un attimo.

In Svezia, uno dei Paesi più “cashless” d’Europa, la banca centrale ha inviato un opuscolo a tutte le famiglie. Dentro, il consiglio è chiarissimo: tenete abbastanza contante per sopravvivere una settimana. Ok, magari “sopravvivere” è un po’ forte, ma il concetto è quello. In Olanda sono stati ancora più precisi: 70 euro per ogni adulto e 30 per ogni bambino. Non per fare shopping, ma per garantirsi acqua, cibo e trasporti nel caso in cui… beh, tutto si blocchi.