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Rivoluzione Mutuo, se supera questa cifra diventa “gratuito” | Sei libero di non pagare più: lo dice la Legge italiana

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Mutuo, ecco quando diventa gratis (Freepik Foto) - www.energycue.it

Immagina di scoprire che il mutuo che pensavi di pagare per decenni può diventare… gratuito!

Ci sono storie in cui un debito che sembrava impossibile da superare, dopo anni di fatica e preoccupazioni, svanisce come per magia. Quello che sembrava un impegno insormontabile, un fardello destinato a durare per sempre, si trasforma all’improvviso in sollievo e libertà.

A volte basta un’occhiata più attenta ai dettagli, una verifica attenta dei numeri e delle regole, per scoprire che ciò che sembrava normale nascondeva delle anomalie. Piccoli errori o discrepanze, apparentemente insignificanti, possono cambiare il destino di chi lotta per liberarsi da vincoli finanziari.

E quando la situazione si chiarisce, ciò che rimane è una sensazione di rinascita: un carico tolto dalle spalle, la possibilità di ricominciare senza il peso di un obbligo che sembrava eterno.

Quando la rata si trasforma in trappola

Non è un miraggio, ma ciò che è accaduto di recente ad Agrigento, dove una famiglia si è ritrovata improvvisamente libera da un debito che pareva eterno. Tutto parte nel 2009, con una richiesta di mutuo da 85mila euro. Fin qui, nulla di insolito. Ma l’accordo con l’istituto di credito si trasformò in un fardello da oltre 148mila euro complessivi: 264 rate mensili da 560 euro ciascuna, per anni e anni di versamenti. A un certo punto, i conti non tornano e la famiglia si affida a dei consulenti. Scoprono che il Teg, cioè il Tasso effettivo globale, era al 7,1157%, mentre la soglia legale fissata dal Ministero dell’Economia per quel trimestre era al 6,69%. Una differenza apparentemente piccola, ma sufficiente a cambiare tutto. Il tribunale di Agrigento ha confermato la violazione della normativa antiusura e dichiarato il mutuo “gratuito”: significa che i clienti erano obbligati a restituire solo il capitale iniziale, senza interessi.

E poiché le somme versate coprivano già abbondantemente quegli 85mila euro, il prestito è stato considerato estinto dal 2022. La banca, inoltre, è stata condannata a restituire quanto incassato oltre quella data, oltre alle spese legali. La notizia è stata riportata da AgrigentoNotizie e ha subito acceso il dibattito.

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Mutuo, così conviene veramente (Freepik Foto) – www.energycue.it

Cittadini più attenti, banche più trasparenti

Dietro a queste cifre non c’è solo una questione di matematica, ma di legalità. La differenza tra un tasso regolare e uno usurario si gioca spesso su pochi decimali, ma la legge è chiara: superata la soglia, il contratto non regge. E non conta soltanto l’interesse “ufficiale”: nel calcolo finiscono anche spese accessorie, come polizze assicurative o commissioni che, sommate, fanno saltare il banco.

È proprio questo dettaglio ad aver condannato la banca: l’assicurazione collegata al prestito, inserita nei costi, ha fatto superare il limite consentito. Una pratica che, secondo l’avvocato della famiglia, rientra in quelle cattive abitudini troppo a lungo tollerate nel sistema bancario..