Svolta fermo amministrativo, abolita ogni forma di pagamento | Torni al volante senza sborsare una lira

Fermo amministrativo (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Stop a questo pagamento per rimuovere il fermo auto: quello che cambia tutto per migliaia di automobilisti italiani.
Chi ha avuto a che fare con pratiche burocratiche legate all’auto lo sa bene: basta un dettaglio fuori posto per ritrovarsi impantanati tra documenti, scadenze e spese impreviste. Una delle situazioni più frustranti è proprio quella in cui, anche dopo aver sistemato i conti con il fisco, ti ritrovi ancora con l’auto bloccata.
Un fermo amministrativo è come una catena invisibile, ma ben reale e radicata. E spesso, l’unico modo per liberarsene era… pagare ancora. Negli ultimi anni si è parlato tanto di semplificare, digitalizzare, snellire.
Ma alla prova dei fatti, certe pratiche sembrano rimaste inchiodate al passato. Una di queste riguarda proprio la rimozione del fermo: una procedura che, per quanto possa sembrare semplice sulla carta, si trasformava in una spesa aggiuntiva e, soprattutto, in un altro ostacolo per chi già aveva dovuto far fronte a debiti e sanzioni.
E poi, diciamolo: ma che senso ha far pagare un cittadino che ha già saldato tutto, solo per “ufficializzare” la cancellazione di un vincolo? È un controsenso, eppure era la prassi. Un’imposta che sembrava più una penale simbolica che un reale costo operativo.
Burocrazia e vincoli
E intanto, tra enti che non si parlano e norme poco chiare, i cittadini restavano bloccati senza sapere esattamente cosa fare. In alcuni casi, c’era anche chi, pur avendo risolto ogni pendenza, si ritrovava ancora impossibilitato a utilizzare la propria macchina.
Tutto perché mancava una firma, una marca da bollo, o meglio… quel famoso balzello da 32 euro. Una somma che non sembrava giustificata da nulla, se non da una vecchia abitudine legislativa difficile da sradicare.
Una norma particolare
Già nella legge di bilancio 2020 era stato previsto che non si dovesse più pagare per togliere il fermo amministrativo. Ma per un po’ di tempo è rimasta lettera morta, bloccata da un pasticcio normativo. Il nodo era un’apparente incompatibilità con il Decreto Legislativo 98/2017, che aveva introdotto il nuovo Documento Unico di Circolazione. Da qui il dubbio: il bollo si paga o no?
Solo dopo un chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate – riportato all’epoca da Investireoggi – si è finalmente sbloccato tutto. In sostanza, è stato confermato che non serve più pagare alcuna imposta di bollo per cancellare il fermo. Una svolta che finalmente mette ordine in un meccanismo che aveva creato confusione e spese non dovute.