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Polpette Ikea, ecco da dove provengono in realtà | Sono svedesi al 50%: alla fine è venuto a galla

Tipico?

Un piatto inconfondibile (Canva) - energycue.it

Le polpette che gustiamo, solitamente, all’Ikea, in realtà non son del tutto svedesi. E se vuoi conoscerne le radici, continua a leggere.

La cucina italiana è un patrimonio riconosciuto in tutto il mondo, capace di raccontare storie e tradizioni, attraverso ogni piatto. Tanto che, ogni ricetta custodisce secoli di cultura e passione, rendendo quindi il cibo, un vero linguaggio universale.

Ogni regione, offre specialità uniche, frutto d’ingredienti locali e saperi antichi. E dal Nord al Sud, le ricette cambiano, ma conservano sempre quell’equilibrio fra gusto, semplicità e autenticità, che rende la cucina italiana così amata.

Gli ingredienti freschi e di stagione, non a caso, giocano un ruolo fondamentale, trasformando anche preparazioni semplici, in esperienze culinarie indimenticabili. Dove l’attenzione alla qualità e alla combinazione dei sapori, è ciò che distingue un piatto italiano dagli altri.

Dunque, mangiare italiano significa molto più che nutrirsi, configurandosi come un momento di convivialità, di condivisione e di piacere. E in cui ogni pasto, diventa così un’occasione per riscoprire la cultura, le tradizioni, e l’arte di vivere all’italiana.

Un mito

Visitare un punto vendita Ikea, spesso significa concedersi una pausa al ristorante, per gustare le celebri polpette svedesi, piatto simbolo del colosso dell’arredamento. A tal punto che, grazie alla loro fama, molti le associano immediatamente alla cucina nordica. Eppure, una recente rivelazione, sorprenderebbe gli appassionati: ovvero, che secondo un tweet ufficiale della Svezia, la ricetta delle polpette sarebbe stata, in realtà, importata dalla Turchia.

Nello specifico, tutto risale all’inizio del XVIII secolo, quando Re Carlo XII di Svezia, sconfitto dall’esercito russo di Pietro il Grande, si rifugiò nell’Impero Ottomano per circa cinque anni. Durante il soggiorno, il sovrano entrò in contatto con diverse specialità locali, fra cui le polpette turche, gli involtini di cavolo stufato, e i chicchi di caffè. Tornato in patria, portò con sé queste ricette, dando quindi inizio a una trasformazione culinaria che avrebbe influenzato la gastronomia svedese, per secoli.

Un piatto famosissimo
Le polpette svedesi (Canva) – energycue.it

L’adattamento nordico

Nonostante l’origine turca, le polpette oggi riconosciute come “svedesi”, hanno subito modifiche significative. Gli ingredienti, son stati adattati ai gusti del Nord Europa: per cui, la carne di maiale sostituisce l’agnello della ricetta originale, e il piatto vien servito con il tipico sughetto e la marmellata di mirtilli, rendendolo unico e riconoscibile come parte, appunto, della cucina svedese contemporanea.

Quest’aneddoto dimostra, quindi, come le tradizioni culinarie siano il risultato di scambi culturali e adattamenti locali. Motivo per cui, le polpette svedesi non son semplicemente un piatto iconico di Ikea, ma un esempio di come una ricetta possa viaggiare e trasformarsi nel tempo. E come sottolinea ilfattoalimentare.it, conoscere siffatte origini, aggiunge una nuova dimensione alla loro storia, fra mito e realtà.