Batosta IMU, dopo la casa tocca al giardino | Dovremo pagare anche per quello: a fine anno saranno dolori

IMU, ecco cosa rischi (Freepik Foto) - www.energycue.it
Da qualche tempo si parla di un tema che fino a pochi anni fa pareva “invisibile” nelle discussioni fiscali: il giardino.
Spesso lo consideriamo uno spazio libero, semplicemente decorativo, quasi parte integrante della casa, nulla più. Invece, ciò che appare come un angolo verde domestico potrebbe finire nel mirino del fisco.
Il motivo è che le leggi sull’IMU hanno subito modifiche che, in certi casi, possono trasformare in imponibile una porzione del suolo che prima pareva esclusa. Il confine tra “esente” e “soggetto ad imposta” si è fatto più sottile, anche in ragione delle nuove definizioni catastali e urbanistiche.
Molti proprietari oggi si chiedono: “Pagherò anche per il mio giardino?”. La risposta è: dipende. Non è una questione di volontà del Comune, ma di criteri ben precisi che determinano se quell’area verde è considerata pertinenza “integrata” o se diventa terreno autonomo ai fini dell’IMU.
Sapere in anticipo quando scatta l’imposta può fare la differenza: da un lato evitare sorprese, dall’altro valutare eventuali strategie difensive (o sanatorie) se il Comune dovesse richiederla.
Quali criteri definiscono la tassabilità del giardino
In linea generale, l’IMU può gravare su un giardino solo se non è riconosciuto come pertinenza dell’abitazione principale nella normativa vigente. Nel caso in cui il giardino sia accatastato unitariamente con la casa — ossia non figura come foglio/particella separata — e sia destinato esclusivamente o prevalentemente all’uso dell’abitazione, spesso è considerato parte integrante e beneficia dell’esenzione (o non è tassato separatamente).
Al contrario, se il giardino è accatastato con rendita propria, ha un riferimento catastale distinto o è qualificato come terreno autonomo (magari con potenzialità edificatoria), può essere trattato come un’area soggetta a IMU. In questi casi si applicano le stesse regole dei terreni o delle aree fabbricabili, con valutazione del valore dominicale o catastale, aliquote comunali e scadenze regolari. (Fonte: Imu sul giardino di casa e condominiale: quando è dovuta, quando no e casi particolari su Idealista).
Approfondimento sulle aree edificabili pertinenziali
Con la riforma introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 (Legge 160/2019), è intervenuto un criterio chiave: l’area fabbricabile pertinenziale può fruire dell’esenzione solo se è accatastata unitariamente o “graffata” all’immobile principale. In altre parole, il semplice uso come giardino non basta più se la particella è autonoma.
In più, la Cassazione e l’orientamento tributario recente affermano che anche un’area edificabile contigua può essere tassata, anche se non è costruita, se risulta dotata di potenzialità edificatoria e non soddisfa i requisiti di pertinenzialità durevole. In pratica: per evitare che il giardino diventi un “terreno a sé”, bisogna controllare il catasto, verificare se la particella è unita o meno all’abitazione, e se il Comune riconosce il vincolo pertinenziale in modo durevole.