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TFR, stai attento all’ultima novità: devi fare una scelta importantissima | Il tempo stringe, se ti scordi sei rovinato

Uomo indeciso e scelta (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Uomo indeciso e scelta (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Una nuova opzione sul TFR obbliga milioni di lavoratori a decidere in fretta: scegliere adesso o rinunciare per anni.

Quando si parla di soldi messi da parte, soprattutto quelli legati al lavoro, l’attenzione non è mai troppa. Ogni passo conta, specialmente quando riguarda il nostro futuro. Il problema è che, tra mille scadenze e pensieri, certe decisioni rischiano di passare in secondo piano. Eppure, ci sono momenti in cui fermarsi e informarsi è davvero fondamentale.

Negli ultimi tempi, diciamolo, il mondo del lavoro è diventato una giungla. Leggi che cambiano, nuove proposte, riforme a raffica… restare aggiornati è già una fatica di per sé. Ma quando in gioco c’è qualcosa che ti riguarda direttamente, tipo una somma accumulata nel tempo, non ci si può permettere di andare a occhi chiusi.

Il TFR, per intenderci, è quella somma che ti aspetta alla fine del contratto, una specie di “paracadute”. Molti lo danno per scontato, pensando “ci penserò quando sarà il momento”, ma in realtà no — serve capire prima come e quando usarlo. E soprattutto, cosa comporta scegliere una strada invece di un’altra.

E poi ci si mettono anche le situazioni personali: un mutuo sulle spalle, bollette che si accumulano, imprevisti che ti lasciano col fiato corto. In questi casi, l’idea di “attingere subito” a qualcosa di già tuo suona allettante. Ma occhio, perché quella che sembra una boccata d’ossigeno può trasformarsi in una mossa azzardata.

Una novità che divide (e fa discutere)

Come riporta Cellulari.it, dal 2026 ci sarà la possibilità — tutta nuova — di ricevere il TFR direttamente in busta paga, ogni mese. Parliamo di cifre comprese tra gli 80 e i 150 euro al mese, mica spicci, soprattutto se si hanno delle scadenze urgenti da rispettare o delle spese ricorrenti che non danno tregua.

Attenzione però, perché non è una cosa che puoi decidere all’ultimo minuto: hai tempo fino al 31 dicembre 2025 per fare la scelta, e una volta fatta… è blindata per tre anni. Insomma, niente ripensamenti. E con così poco tempo a disposizione, molti rischiano di lanciarsi senza aver capito bene il tutto.

Spese da affrontare (Pexels foto) - www.energycue.it
Spese da affrontare (Pexels foto) – www.energycue.it

La data da segnare (e le conseguenze da valutare)

La verità è che questa opzione ha anche i suoi contro. Se decidi per l’anticipo mensile, perdi la rivalutazione annua del TFR — quella che, col tempo, lo fa crescere un po’. Inoltre, le tasse saranno più alte, perché si applica l’aliquota ordinaria invece della tassazione separata. Per chi è vicino alla pensione, può diventare un affare… poco conveniente, diciamo.

Dal 15 ottobre 2025, comunque, c’è la possibilità di usare dei simulatori aziendali per fare i conti in tasca in modo più preciso. Un aiuto in più per capire se quella somma mensile ti salva o ti penalizza. La cosa certa è che non si può restare fermi: se hai debiti, un mutuo o spese impreviste che ti mettono alle strette, questa opzione è da valutare bene.