Terrestri, dobbiamo difenderci dai prossimi eventi | Allarme rosso NASA: cosa accadrà tra un anno preciso
Terra e pericoli (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Un oggetto misterioso arriva dallo spazio profondo e la NASA reagisce attivando un protocollo mai usato prima.
Sempre più spesso si parla di difesa del nostro pianeta come qualcosa di concreto, reale. Non è solo una questione da scienziati chiusi nei laboratori: ormai è entrata anche nel dibattito pubblico. L’idea che qualcosa, là fuori, possa davvero rappresentare un rischio non sembra più così assurda.
Il punto è che conosciamo appena una minuscola parte di ciò che ci orbita intorno. Ogni tanto arriva un oggetto “sconosciuto”, un po’ fuori dagli schemi, e allora iniziano le domande. Com’è possibile che qualcosa sfugga ancora ai nostri radar? Nonostante i telescopi, le sonde, i satelliti e tutto il resto, ci sono cose che ancora ci sorprendono. E quando accade, il confine tra scienza e mistero diventa sottilissimo.
In questo scenario, diventa fondamentale lavorare in squadra. Le agenzie spaziali, i centri di ricerca, gli osservatori astronomici: tutti sono parte di una rete globale che cerca di anticipare possibili problemi. Anche se il rischio è minimo. Anche se, forse, non succederà nulla. Ma basta un dettaglio fuori posto, un’accelerazione anomala, e scatta l’allerta.
C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare: il fascino del mistero. Ogni volta che qualcosa di strano appare nel cielo, ci ritroviamo tutti a guardar su, con la testa piena di domande. E non si tratta solo di curiosità: è anche un po’ paura, un po’ fascinazione per l’ignoto. Siamo pronti a gestire ciò che non capiamo? O ci affidiamo alla scienza solo quando conferma quello che vogliamo sentirci dire? Mah. Difficile dirlo con certezza. E proprio in mezzo a queste incertezze arriva la notizia che sta facendo discutere parecchio.
Una presenza inaspettata nel sistema solare
Come riporta anche Everyeye, tutto è cominciato a luglio, quando il sistema ATLAS ha beccato un oggetto decisamente anomalo. Si chiama 3I/ATLAS ed è una cometa gigantesca, roba da 45 km di diametro, che arriva — attenzione — da fuori dal nostro sistema stellare. Già questo basterebbe a far alzare più di un sopracciglio. Ma il bello (anzi, il misterioso) arriva dopo: la NASA ha deciso di attivare per la prima volta un protocollo di difesa planetaria. Una roba mai vista prima.
Perché? Be’, perché questa cometa si comporta… stranamente. Ha un’“anti-coda”, cioè emette particelle **verso** il Sole invece che lontano. Eh? Sì, è il contrario di quello che ci si aspetterebbe. E poi c’è un composto di nichel mai osservato prima nelle emissioni, che ha lasciato pure i tecnici più esperti un po’ basiti. Passerà comunque a una distanza sicura, circa 240 milioni di km, quindi niente panico. Ma la stranezza rimane. E ha fatto scattare il campanello d’allarme.

Una reazione mai vista prima d’ora
Il punto è che certe accelerazioni della cometa non tornano con i modelli standard. Qualcosa non quadra. L’International Asteroid Warning Network ha deciso di classificarla come caso da tenere d’occhio, e pure la NASA ha detto “ok, qui dobbiamo fare le cose per bene”. Alcuni, tipo Avi Loeb di Harvard, hanno persino ipotizzato che l’oggetto sfrutti la manovra di Oberth, una tecnica che si usa per modificare la traiettoria… di astronavi. Ok, forse è un po’ troppo, ma intanto il dibattito è aperto.
Dal 27 novembre 2025 al 27 gennaio 2026 si aprirà una campagna internazionale di osservazione. Si testeranno nuovi strumenti e protocolli, anche per prepararsi al futuro. Secondo Tom Styler, uno dei ricercatori della NASA, “è solo una cometa molto particolare”. E probabilmente è così. Ma nel dubbio, meglio essere pronti.
