Taglio Irpef, la verità è agghiacciante | Conviene solo ai più ricchi: per tutti gli altri un’amara sorpresa
Illustrazione di una tassa (Canva FOTO) - energycue.it
Questa notizia ha lasciato tutti a bocca aperta. Il taglio dell’IRPEF non conviene, penalizzerà moltissime persone.
L’IRPEF, acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è una delle tasse più importanti del sistema fiscale italiano. È quella che ciascun cittadino paga in base al proprio reddito, quindi varia da persona a persona.
Si tratta di un’imposta “progressiva”: significa che chi guadagna di più versa una percentuale più alta, mentre chi ha redditi più bassi paga meno. È un modo per cercare di mantenere una certa equità nel contributo alle spese pubbliche.
L’IRPEF viene trattenuta direttamente in busta paga o sulla pensione, ma riguarda anche lavoratori autonomi e professionisti, che la versano attraverso la dichiarazione dei redditi.
In pratica, è grazie all’IRPEF che lo Stato finanzia servizi fondamentali come sanità, istruzione e infrastrutture: una forma di contributo collettivo che, pur poco amata, resta il cuore del sistema fiscale italiano.
Una situazione molto particolare
Ogni volta che si parla di manovra economica, il tema delle tasse finisce inevitabilmente al centro della discussione. L’IRPEF, in particolare, è quella parola che fa drizzare le orecchie a tutti: chi la paga di più, chi un po’ meno, e chi spera in uno sconto che possa alleggerire il bilancio familiare. Anche per il 2026, il governo ha annunciato un nuovo intervento di riduzione, presentato come un passo verso una tassazione più “equa”.
Il punto è che non tutti beneficeranno allo stesso modo del taglio. Sulla carta, la misura punta a favorire i redditi medi, ma le simulazioni diffuse nelle ultime settimane mostrano che i vantaggi più consistenti andranno a chi guadagna di più. E non si tratta di una differenza da poco.

Cosa dicono i numeri: chi ci guadagna?
Secondo quanto riportato da Fanpage, gran parte delle risorse stanziate per il taglio dell’IRPEF nella manovra 2026 finirà nelle tasche di chi percepisce oltre 50 mila euro l’anno. L’aliquota per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro passerà dal 35% al 33%, ma gli effetti si estenderanno anche oltre, fino a toccare chi arriva a 200 mila euro di reddito annuo.
In concreto, chi si colloca tra 50 mila e 200 mila euro otterrà uno sconto di circa 440 euro all’anno, ovvero poco più di 36 euro al mese. Per chi guadagna meno, invece, la differenza sarà appena percettibile. Un lavoratore con un reddito di 30 mila euro lordi potrà contare su un risparmio di circa 3 euro al mese.
