Ultim’ora, la leva militare è stata ripristinata | Per adesso riguarda solo gli uomini: già inviate le prime lettere
 
                Leva militare obbligatoria (Depositphotos foto) - www.energycue.it
La decisione del parlamento riporta la leva obbligatoria per i diciottenni, tra dibattiti accesi e scenari incerti.
Negli ultimi tempi si parla parecchio di difesa, eserciti, confini da proteggere. In Europa, più che in altri momenti, l’aria è cambiata. Alcuni hanno cominciato a riconsiderare certe scelte fatte anni fa. Cose che sembravano archiviate per sempre, oggi tornano fuori con forza. L’idea di rimettere mano alle forze armate non è più solo teoria, ma qualcosa di concreto. Di urgente, in certi casi.
Ci sono paesi che hanno già deciso di potenziare gli organici, comprare nuovi mezzi, fare alleanze più strette. Ma non è solo questione di tecnologia o budget. Qualcuno sta proprio ripescando concetti vecchi, messi da parte da oltre un decennio. E questa cosa, onestamente, sorprende. Soprattutto perché riguarda i giovani, quelli nati proprio adesso che il mondo si sta riassestando.
E infatti la questione tocca proprio loro. I ragazzi di 18 anni si trovano all’improvviso di fronte a un cambiamento bello grosso. Una responsabilità che per tanto tempo era sparita dall’orizzonte — quasi dimenticata. Tornano parole come “obbligo”, “dovere”, “servizio”, che suonano strane dopo anni in cui tutto sembrava solo una scelta.
In parallelo, l’Europa si sta facendo delle domande. Su cosa significhi essere sicuri, protetti, pronti. C’è una specie di nuova consapevolezza, che però non sempre porta a soluzioni condivise. Alcuni si muovono da soli, prendendo decisioni nette, forse anche scomode, pur di reagire a ciò che percepiscono come minaccia.
Una risposta a un contesto più grande
Questa decisione non arriva dal nulla. Già dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, il governo aveva cominciato a parlarne. Il clima era cambiato, le tensioni con Mosca (e verso i paesi della NATO) hanno acceso l’attenzione su certe fragilità. Essendo parte dell’Alleanza Atlantica, ha iniziato a chiedersi se fosse davvero preparata. E da lì — piano piano — l’idea ha preso forma.
Ad agosto 2024, il ministro della Difesa aveva annunciato che tutto sarebbe partito già da gennaio 2025. Poi però qualcosa è slittato, forse per motivi politici o logistici. Fatto sta che l’ok ufficiale è arrivato solo ora, a ottobre. E con esso, anche il messaggio chiaro: il paese si sta organizzando. E a farne le spese, o forse i protagonisti, saranno proprio i più giovani.

Una mossa che riaccende vecchi dibattiti
La Croazia ha deciso di fare un passo che sembrava impensabile fino a poco fa: dal 2026 torna la leva militare obbligatoria per gli uomini. Il parlamento ha approvato la legge il 24 ottobre scorso, e i primi a essere coinvolti saranno i nati nel 2007 — quelli che hanno compiuto 18 anni quest’anno. Le convocazioni per le visite mediche inizieranno prima che finisca il 2025.
Come riportato da Il Post, il servizio durerà solo due mesi, giusto il tempo per un addestramento base. Le donne, invece, potranno ancora scegliere liberamente se partecipare, come già succedeva da quando — nel 2008 — la leva era stata sospesa. C’è comunque la possibilità di rifiutare, eh, con l’obiezione di coscienza. In quel caso si potrà fare servizio civile, come alternativa.
