730, l’Agenzia delle Entrate dà il via alle sanzioni | 258€ per colpa di questo errore: è più comune di quanto immagini
Modello 730 illustrazione (Canva Foto) - www.energycue.it
Un errore banale nel modello 730 può costarti caro: l’Agenzia delle Entrate ora fa sul serio con le sanzioni.
Il modello 730, lo conosciamo tutti: è quel modulo che ogni anno ci tocca compilare (o almeno dare un’occhiata) per sistemare la dichiarazione dei redditi. E in tanti tirano un sospiro di sollievo quando vedono la versione precompilata, pronta all’uso.
Comoda, no? Ma attenzione, perché proprio quella comodità può trasformarsi in una trappola se non ci si fa caso fino in fondo. Un clic troppo veloce o una modifica fatta “a memoria” può aprire la porta a guai seri.
Ogni autunno è la stessa storia: corse contro il tempo, ricevute da recuperare, CAF presi d’assalto. E in mezzo a tutto questo, c’è chi dà per scontato che il sistema faccia tutto da sé. Spoiler: non è così. Anche i modelli precompilati vanno controllati riga per riga, perché un dato sbagliato—pure piccolo—può costare caro.
E occhio: non è che chi si affida a un CAF o a un commercialista può dormire sonni tranquilli. Se ci sono errori, la responsabilità può comunque ricadere sul contribuente. Insomma, delegare non significa dimenticarsi di controllare. E a volte, si sa, nella fretta qualche dettaglio passa inosservato.
Un dettaglio ignorato da molti può diventare un incubo
Come riporta misteriditalia.it, la sanzione di 258 euro scatta nei casi in cui la dichiarazione dei redditi viene compilata in modo errato o incompleto. Questo vale soprattutto quando il contribuente interviene sul modello precompilato modificando dati fiscali o inserendo nuove voci, assumendosi la piena responsabilità delle informazioni trasmesse.
L’errore può consistere in omissioni, dati non corretti o documenti mancanti relativi a spese detraibili, familiari a carico, interessi del mutuo e altre voci soggette a verifica. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate applica automaticamente la sanzione prevista, anche se l’errore non comporta un danno diretto all’erario. Ma come si può rimediare?

Come rimediare
Il pasticcio nasce spesso da modifiche fatte senza pensarci troppo: spese mediche inserite a mano, bonus casa calcolati male, interessi del mutuo riportati senza la documentazione giusta. Sono tutte voci a rischio, perché basta un numero fuori posto per finire sotto verifica. E quando parte il controllo, la sanzione arriva dritta come un treno.
Per fortuna una via d’uscita esiste, ma bisogna sbrigarsi. Chi ha fatto un errore aveva tempo fino al 25 ottobre per usare il Modello 730 integrativo, oppure fino all’11 novembre con il 730 rettificativo, se l’errore è del CAF o di un professionista abilitato. Due strumenti utilissimi per evitare guai peggiori. Ma servono attenzione, prontezza e… un po’ di fortuna.
