Rivoluzione elezioni, scatta l’obbligo di voto | Altro che Referendum: dovrà presentarsi ogni singolo cittadino
Il voto è un diritto e un dovere del cittadino, ma ci sono situazioni dove non esserci potrebbe costarti caro. Di cosa parliamo? (Pixabay Foto) - energycue.it
Il voto è un diritto e un dovere del cittadino, ma ci sono situazioni dove non esserci potrebbe costarti caro. Di cosa parliamo?
Immagina se non andare a votare comportasse una multa. Non parliamo di una cifra simbolica, ma un vero costo da pagare. Ogni elezione diventerebbe un appuntamento obbligatorio, come il bollo auto o la dichiarazione dei redditi.
Una sanzione per chi diserta le urne cambierebbe il modo in cui viviamo la democrazia. Non ci sarebbero più scuse, dimenticanze o disinteresse. Partecipare diventerebbe un gesto necessario, come rispettare il Codice della Strada. Il cittadino sarebbe chiamato a rispondere, non solo a scegliere.
La multa potrebbe essere modulata: più alta per chi non vota da anni, più leggera per chi ha motivi validi. Un sistema del genere esisterebbe per ricordare che la democrazia costa, e che l’astensione ha un prezzo. Non votare significherebbe rinunciare, ma anche pagare per farlo.
Pensaci: se ogni cittadino fosse obbligato a votare, il risultato elettorale sarebbe più rappresentativo. Le minoranze silenziose non resterebbero escluse. La politica dovrebbe parlare a tutti, non solo a chi si presenta. Una multa per chi non vota potrebbe essere il modo per rendere la democrazia universale. Cosa accadrebbe?
Cosa succede all’estero
In alcuni Paesi, come l’Australia, non votare comporta una sanzione. Il principio è semplice: se la democrazia ti dà voce, tu hai il dovere di usarla. Immagina se anche in Italia esistesse una regola simile. Le elezioni non sarebbero più ignorate, ma vissute con responsabilità.
Una sanzione per chi non vota potrebbe ridurre l’astensionismo e rafforzare il senso di appartenenza. Oggi molti si sentono lontani dalla politica, ma obbligarli a votare li costringerebbe a guardarla in faccia. Anche in Europa c’è qualcosa del genere. C’è chi rischia una grossa multa.

Il caso
In un carosello pubblicato come post sul profilo Instagram @cityrumors.it lo scorso 11 giugno, la didascalia riporta: “In Italia il voto è un diritto. In Belgio? Un obbligo! Chi non vota senza giustificazione rischia una multa e, in casi estremi, la perdita del diritto di voto“.
La didascalia continua: “E non è l’unica regola che ci suonerebbe ‘strana’: esistono sistemi elettorali e norme che altrove sono la norma, ma che in Italia farebbero discutere parecchio…“. Nel carosello si legge che in Belgio il primo voto mancato porta una multa fino 80 euro, ma la recidiva ha una multa fino a 200 euro con la perdita di diritto di voto.
