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Rivoluzione 730, queste spese non le rimborsano più | Il prossimo anno sarà un salasso: inizia subito a risparmiare

Spese e risparmi

Spese e risparmi (Canva foto) - www.energycue.it

Arriva una svolta nel modello 730: alcune spese non verranno più rimborsate e dal prossimo anno rischi di pagare tutto di tasca tua.

Ogni anno, con l’avvicinarsi della dichiarazione dei redditi, milioni di contribuenti italiani iniziano a recuperare scontrini, fatture e ricevute nella speranza di poter ottenere un rimborso che alleggerisca un po’ il carico fiscale. Il modello 730 è diventato negli anni uno strumento familiare, utile per recuperare parte delle spese affrontate nell’anno precedente.

Sanità, istruzione, mutui, sport dei figli, perfino spese veterinarie: sono tante le voci che possono essere portate in detrazione, restituendo al contribuente una parte del denaro speso. Ma quello che pochi ricordano è che ogni detrazione è soggetta a limiti e regole in continua evoluzione, spesso decise con la Legge di Bilancio dell’anno successivo.

Non è raro che chi presenta il 730 scopra improvvisamente che una spesa, ritenuta fino all’anno prima detraibile, non lo sia più. La normativa fiscale italiana cambia spesso, e con lei cambiano anche i criteri per determinare chi ha diritto a una restituzione e per quali importi. Basta poco per passare da un rimborso atteso a una sorpresa sgradita.

Questi continui aggiustamenti, se da un lato puntano a rendere il sistema più equo, dall’altro creano incertezza e difficoltà nella pianificazione familiare. Sapere in anticipo cosa si potrà detrarre – e fino a quale cifra – è essenziale per evitare errori e per organizzare meglio le proprie spese annuali.

Nuove soglie e limiti legati al reddito familiare

Con la prossima Legge di Bilancio, il sistema delle detrazioni subirà una revisione radicale. A partire dal 2025, alcune spese non saranno più rimborsate tramite il modello 730, soprattutto per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro. Il nuovo meccanismo prevede soglie di detraibilità più basse, legate non solo al reddito ma anche al numero di figli a carico.

Il limite massimo di spesa detraibile sarà infatti di 14.000 euro per i redditi più alti, che si riduce a 9.800 euro con un figlio a carico. Le famiglie numerose otterranno un piccolo vantaggio, ma chi non rientra in questi parametri dovrà prepararsi a coprire alcune spese interamente di tasca propria.

Soldi euro
Soldi (Canva foto) – www.energycue.it

Ecco quali voci potrebbero sparire dal rimborso fiscale

Tra le spese che non saranno più rimborsate ci sono quelle per mutui prima casa, spese veterinarie e scolastiche, che verranno gradualmente escluse per i redditi elevati. Le spese sanitarie restano escluse dalla stretta e continueranno a essere detraibili per tutti, ma il resto subirà tagli netti.

Questo significa che molte famiglie dovranno rivedere le proprie abitudini di spesa. Chi contava sui rimborsi fiscali per alleggerire le uscite legate a scuola, animali o casa, rischia di trovarsi a sostenere quei costi integralmente, senza più alcun beneficio al momento della dichiarazione.