Cani e gatti, da oggi il veterinario lo paga lo Stato | Non hai più nulla da temere: i soldi non sono più un problema

Cani e gatti (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Finalmente una mano concreta per chi ha un animale domestico e pochi soldi in tasca: ecco tutti i dettagli del bonus.
Chi ha un cane o un gatto sa bene quanto affetto riescano a dare. Sono una presenza quotidiana, costante, quasi terapeutica. Però – diciamolo – mantenerli non è sempre semplice. Le spese si accumulano: cibo, antiparassitari, controlli di routine… E quando arriva l’imprevisto, magari un’operazione urgente o una terapia lunga, ecco che i costi diventano davvero pesanti.
Negli ultimi tempi si parla sempre di più del benessere animale, di quanto sia importante curarli, vaccinarli, portarli dal veterinario come si farebbe con un familiare. Ma resta il problema: non tutti se lo possono permettere. E purtroppo capita ancora che, davanti a una fattura troppo salata, qualcuno sia costretto a rimandare – o rinunciare – alle cure.
Molti si ritrovano con una scelta dura da fare. Continuare a prendersi cura del proprio animale, magari l’unica compagnia in casa, o tirare avanti sacrificando visite e farmaci? Non dovrebbe essere così. Avere un amico a quattro zampe non può essere un lusso.
E in effetti… qualcosa si è mosso. L’idea che la salute degli animali sia anche una questione sociale comincia a prendere piede. E sì, anche la politica – anche se con i suoi tempi – si è accorta che era ora di fare qualcosa di concreto.
Il bonus animali
Ci hanno messo un po’, ma alla fine ci siamo: è partito il tanto atteso bonus animali, pensato proprio per aiutare chi ha più difficoltà a sostenere i costi delle cure veterinarie. I fondi sono stati sbloccati dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni, e ora le regole per accedere sono chiare.
Attenzione però a non fare confusione: questo bonus è diverso dalla classica detrazione del 19% sulle spese veterinarie. Quella resta valida, con i suoi limiti e calcoli (oltre i 129,11 euro e fino a 550). Il nuovo contributo invece è diretto, più immediato, e pensato per aiutare chi davvero fa fatica. Ma a chi spetta?
Chi ha diritto all’aiuto e come richiederlo
A chi ha più di 65 anni, un ISEE sotto i 16.215 euro, e un cane o un gatto registrato nella Banca Dati Nazionale (quella sezione Sinac, oppure in quelle regionali). Le spese devono essere state sostenute dal primo gennaio 2024 in poi, e valgono per visite, esami, operazioni e medicine. Ogni regione poi gestirà la cosa a modo suo: si presenta la domanda, si allegano i documenti e… si aspetta. L’importante è essere veloci, perché conta l’ordine di arrivo delle richieste.
E poi ogni regione deciderà quanto rimborsare per ogni singola richiesta. C’è anche un passaggio utile: i rimborsi concessi verranno comunicati all’Agenzia delle Entrate, così finiranno nella dichiarazione precompilata, come succede per le spese sanitarie.