Auto elettriche, altro che non inquinanti | La verità è venuta a galla soltanto ora: rischiano di distruggere il pianeta Terra

Ricarica auto elettrica (Pexels foto) - www.energycue.it
Mobilità elettrica e impatto ambientale: un’analisi sulla reale efficienza energetica lungo l’intera filiera automobilistica.
Il tema dell’inquinamento atmosferico e della responsabilità degli autoveicoli è da tempo al centro del dibattito globale. L’auto elettrica è stata a lungo presentata come la soluzione principale per ridurre le emissioni e combattere l’inquinamento, grazie alla sua assenza di scarichi diretti.
Questa visione ha alimentato la transizione verso la mobilità elettrica, considerata la strada maestra per un futuro più sostenibile. Tuttavia, alcune analisi recenti invitano a una riflessione più approfondita, estendendo lo sguardo all’intera filiera di produzione e consumo dell’energia.
Comprendere il reale impatto ambientale di un veicolo significa considerare non solo le emissioni dirette, ma anche quelle generate dalla produzione dell’energia che lo alimenta, dalla sua trasmissione e dalla sua conversione.
È stata proposta un’analisi che, considerando tutti i passaggi della filiera energetica, arriva a una conclusione sorprendente riguardo all’impatto ambientale complessivo delle auto elettriche, suggerendo che la loro impronta ecologica potrebbe essere maggiore di quanto comunemente percepito.
Auto elettrica: un’analisi dell’intera filiera energetica
L’analisi condotta da Romeo Besgibassi, propone una prospettiva differente sull’impatto ambientale dell’auto elettrica. Secondo questa analisi, considerando l’intera filiera di produzione e utilizzo dell’energia, l’autoveicolo che risulta essere il più inquinante è proprio l’auto elettrica.
L’argomentazione si basa su un calcolo dell’efficienza globale dell’intero sistema, l’energia che alimenta la batteria di un’auto elettrica proviene da una centrale elettrica (spesso alimentata a gasolio o metano), e subisce perdite a ogni passaggio: nella caldaia, nella turbina, nell’alternatore, attraverso i vari trasformatori e le reti di distribuzione (alta, media, bassa tensione), fino alla batteria e al motore elettrico. Secondo il calcolo presentato, il rendimento globale dell’intero sistema è stimato in soli 21,62%. Questo significa che per far arrivare 400 kWh alle ruote di un’auto elettrica (per un viaggio tipo Milano-Roma), la centrale elettrica utilizza ben 1.850 kWh di combustibile fossile.
Implicazioni e considerazioni: il consumo energetico complessivo e il ruolo delle centrali
L’analisi di Romeo Besgibassi solleva importanti questioni riguardo all’impatto ambientale complessivo dell’auto elettrica e al suo ruolo nella transizione ecologica, basandosi sulla sua specifica metodologia di calcolo dell’efficienza dell’intera filiera.
Secondo questa prospettiva, anche considerando il recupero di energia in frenata (che ridurrebbe il rapporto a 1,58 volte), il problema delle emissioni complessive rimarrebbe. Viene inoltre sollevata la questione della potenza totale delle attuali centrali elettriche in Italia, che in certi periodi dell’anno sono già impegnate al massimo; l’adozione massiva di auto elettriche richiederebbe, secondo l’autore, la costruzione di decine di nuove centrali.