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Olio di oliva, devi consumarlo entro questo termine | Non te lo dice mai nessuno: se aspetti di più non immagini cosa rischi

Illustrazione di alcune bottiglie di olio extravergine (Depositphotos)

Illustrazione di alcune bottiglie di olio extravergine (Depositphotos FOTO) - www.energycue.it

Qualità dell’olio extravergine di oliva: come conservarne al meglio le proprietà, consigli per un consumo ottimale.

L’olio extravergine di oliva è un pilastro della dieta mediterranea, apprezzato non solo per i suoi benefici per la salute, ma anche e soprattutto per il suo sapore, il suo profumo e le sue qualità organolettiche. A differenza del vino, che può migliorare con l’invecchiamento, l’olio è un prodotto che, con il tempo, tende a perdere le sue caratteristiche migliori.

La questione di quanto a lungo un buon olio extravergine d’oliva mantenga le sue proprietà ottimali è un interrogativo comune per i consumatori. Molti si chiedono se l’olio possa “scadere” nel senso di diventare dannoso per la salute, o se semplicemente perda di qualità.

Comprendere la sua vita media, le condizioni ideali di conservazione e i fattori che ne influenzano la stabilità è fondamentale per godere appieno delle sue virtù e per evitare di sprecare un prodotto prezioso.

Esistono consigli pratici e indicazioni precise che, se seguiti, permettono di preservare al meglio il gusto e le proprietà nutrizionali dell’olio extravergine, garantendo un’esperienza culinaria di alta qualità.

Scadenza dell’olio extravergine di oliva: quando è bene consumarlo

Ciò che l’olio perde con il passare del tempo sono le sue proprietà organolettiche, ovvero il suo gusto, il suo profumo, la sua freschezza e le sue note aromatiche distintive. Sulle bottiglie, infatti, si trova la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, non una vera e propria data di scadenza. Il termine di legge per questa indicazione è di 18 mesi dalla produzione.

Tuttavia, per godere al meglio delle sue qualità e preservare le sue proprietà, gli esperti consigliano di consumare l’olio extravergine di oliva entro 12-18 mesi dalla produzione, idealmente nell’annata di produzione stessa. I “rischi” a cui si riferisce il titolo sono la perdita di sapore e aroma, non un pericolo per la salute.

Illustrazione dell'olio d'oliva (Pixabay FOTO) - www.energycue.it
Illustrazione dell’olio d’oliva (Pixabay FOTO) – www.energycue.it

Conservazione ottimale e attenzione alle pratiche scorrette

Per preservare al meglio le qualità dell’olio extravergine di oliva, la conservazione gioca un ruolo cruciale. La temperatura ideale è tra 12°C e 18°C, in bottiglie scure che proteggano dalla luce. È bene tenerlo lontano da fonti di calore (forni, fornelli) e dall’aria (una volta aperta, la bottiglia va consumata in tempi ragionevoli, e il tappo antirabbocco nei ristoranti serve proprio a questo).

Un altro fattore che influisce sulla durata è la quantità di polifenoli presenti nell’olio: maggiore è la loro concentrazione (che conferisce un sapore più amaro e piccante), più l’olio sarà resistente all’ossidazione e durerà nel tempo (un olio molto fruttato e amaro/piccante dura di più di uno delicato).