Home » “Ci stacchiamo dall’Italia”: Ultim’ora, richiesta l’indipendenza immediata | Rimangono solo 19 regioni

“Ci stacchiamo dall’Italia”: Ultim’ora, richiesta l’indipendenza immediata | Rimangono solo 19 regioni

Italia spaccata in due (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Italia spaccata in due (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Una particolare dichiarazione riaccende il sogno indipendentista: questa regione torna al centro del dibattito sull’autonomia.

L’Italia è una repubblica fatta di venti regioni, ognuna con la sua identità, le sue priorità e, diciamolo, anche i suoi malumori. Da anni si sente parlare — a volte sommessamente, a volte molto meno — di spinte autonomiste che affiorano qua e là. Nord, Sud, Isole: c’è sempre qualcuno che pensa sarebbe meglio gestire le cose da soli, senza troppe interferenze da Roma.

Le motivazioni? Beh, cambiano da un posto all’altro. In certi casi è questione di soldi, in altri c’è dietro un discorso di cultura o di orgoglio territoriale. Alcuni governatori locali sostengono che certe scelte fatte a livello nazionale siano troppo lente, poco aderenti alla realtà, o semplicemente inefficaci. E così torna in circolo l’idea che una regione “libera” possa fare meglio da sé.

Ma l’Italia, com’è fatta oggi, può reggere a queste pressioni? Per molti, il concetto di “nazione unita” è un pilastro da difendere. Per altri, invece, si tratta di un vincolo pesante, specie quando si ha la sensazione che tutto sia bloccato.

Le differenze tra territori si fanno sempre più evidenti e, in alcuni casi, diventano veri e propri argomenti politici su cui costruire campagne e consensi. E proprio mentre il dibattito si infiamma, arriva una dichiarazione che fa scattare scintille e rimbalza da uno schermo all’altro.

Autonomia o separazione? La linea è sempre più sottile

Questa regione, si sa, è una delle più attive su questo fronte. Il referendum del 2017 per chiedere più poteri locali fu un segnale chiaro: la gente aveva votato “sì” a larga maggioranza, spingendo in avanti un processo che ora sembra tornato sotto i riflettori. E infatti, con l’approvazione definitiva del Ddl Autonomia, la questione è riesplosa.

C’è chi esulta per questa riforma, e chi invece teme che possa creare un’Italia a due (o più) velocità. Ma a far discutere più di tutto è stata una dichiarazione che ha infiammato il dibattito su questi temi. Il tono? Eh, decisamente netto.

Il tweet sulla questione (X screenshot) - www.energycue.it
Il tweet sulla questione (X screenshot) – www.energycue.it

La dichiarazione

Un utente ha scritto su X, ex Twitter, una frase che ha fatto sobbalzare parecchi: «Prossimo passo Indipendenza e ci stacchiamo dall’Italia». Il tweet, postato dopo l’ok al Ddl sull’autonomia alla Camera, ha subito attirato l’attenzione. In realtà il resto del messaggio parlava di una “giornata storica” e di una bella pagina di democrazia. Tutto legato all’approvazione della legge, insomma.

Ma quella frase iniziale — forte, diretta, magari un po’ esagerata — ha sollevato un polverone. Alcuni l’hanno presa come una dichiarazione ufficiale, altri ci hanno visto solo un modo per alimentare il dibattito e “gasare” i sostenitori dell’autonomia. In ogni caso, non si tratta ovviamente di un atto istituzionale, né di una richiesta formale di secessione.