Condizionatore, sai quanto costa in un’ora? Se lo scopri ti metti a piangere: diventi subito un amante del caldo

Illustrazione del consumo di un condizionatore (Canva FOTO) - financecue.it
Il condizionatore in estate è la nostra salvezza, eppure i costi possono essere davvero elevati. Scopri quanto consuma!
Il condizionatore è uno degli elettrodomestici più utilizzati durante l’estate. Raffredda l’aria negli ambienti chiusi, migliorando il comfort quando le temperature diventano insostenibili. Ma dietro quella brezza fresca c’è un consumo energetico non indifferente.
Il cuore del condizionatore è il compressore, che richiede una quantità significativa di energia elettrica per funzionare. Il suo compito è far circolare il gas refrigerante all’interno del circuito, permettendo così lo scambio termico tra l’interno e l’esterno dell’abitazione.
Oltre al compressore, consumano anche i ventilatori, i circuiti elettronici di controllo e, nei modelli più avanzati, le pompe di calore. I dispositivi con tecnologia inverter, tuttavia, modulano la potenza in base al bisogno e riducono sensibilmente il dispendio rispetto ai modelli tradizionali.
Il consumo dipende anche da altri fattori: la classe energetica, le dimensioni della stanza, l’isolamento dell’edificio e, ovviamente, il tempo di utilizzo. Un uso consapevole—con porte chiuse, filtri puliti e temperatura impostata correttamente, può fare la differenza in termini di efficienza.
Il fresco che…consuma
Il condizionatore è uno di quegli elettrodomestici che, d’estate, diventano quasi una necessità. Quando fuori ci sono 35 gradi all’ombra, accenderlo sembra l’unica via per non sciogliersi. Però dietro quel getto d’aria fresca c’è un consumo che non si nota subito, ma che esiste. Eccome se esiste. Non tanto per i costi in bolletta, ma per l’energia che effettivamente assorbe.
Come riportato da IlQuotidiano, tutto parte dal cuore della macchina: il compressore. È lui che fa il lavoro sporco, muovendo il gas refrigerante e permettendo il raffreddamento dell’aria. Un modello da 9.000 BTU consuma in media 0,75 kWh all’ora, mentre uno da 12.000 può arrivare a 1,05 kWh. E questo solo per il raffreddamento. Poi ci sono le ventole, i sensori, le schede elettroniche, e in alcuni casi anche la pompa di calore, che dà una mano in inverno. Tutte componenti che, messe insieme, fanno salire il consumo complessivo.
Quali sono i costi?
Come riportato da IlQuotidiano, un ruolo importante (se non decisivo) lo gioca la tecnologia. I condizionatori più recenti sono quasi tutti “inverter”: questo significa che non si limitano ad accendersi e spegnersi come interruttori, ma regolano la potenza in modo graduale. Così facendo, evitano gli sbalzi e consumano meno. E le classi energetiche? Anche lì, c’è differenza: un apparecchio A+++ consuma molto meno rispetto a uno in classe B o C. Il consumo, comunque, non dipende solo dal modello. Anche il modo in cui si usa fa la sua parte (quando lo accendi, la potenza, come lo regoli, ecc).
Infatti, come riportato da IlQuotidiano, il consumo medio si aggira a circa 1 kWh all’ora per uno split domestico (un unico condizionatore fisso), arrivando attorno ai 30 centesimi l’ora. Il generale, una temperatura moderata (non troppo fredda, per esempio, o in inverno non troppo calda), è molto efficiente e riduce i costi.