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Rivoluzione IMU, approvato il “PAGAMENTO A DISCREZIONE” | La tassa sulla seconda casa la paghi solo se vuoi tu

Addio all'IMU (depositphotos.com) -www.energycue.it

L’Imu è una tassa annuale che spesso genera interrogativi, soprattutto per chi possiede più di un immobile, vediamola nel dettaglio.

L’IMU è una delle imposte più sentite dai proprietari di immobili, e ogni anno le sue scadenze riaccendono il dibattito sulle possibili esenzioni e agevolazioni. Il concetto di “pagamento a discrezione” può sembrare allettante, ma è fondamentale comprendere che il sistema fiscale italiano prevede regole ben definite e limitate eccezioni. Non è una questione di volontà individuale, ma di requisiti stringenti.

Le agevolazioni IMU sono introdotte per supportare categorie specifiche di contribuenti, come anziani, disabili e pensionati residenti all’estero, riconoscendo situazioni di particolare fragilità o specificità legate alla residenza.

Tuttavia, la possibilità di usufruire di queste esenzioni non è sempre automatica e universale. Spesso, dipende da delibere comunali specifiche, che devono essere consultate per accertarsi del diritto all’esonero.

È quindi essenziale informarsi correttamente per evitare spiacevoli sorprese e sanzioni. Capire quali sono le condizioni per l’esonero, come verificarle e quali documenti presentare è il primo passo per gestire correttamente il versamento dell’IMU ed evitare di ritrovarsi in situazioni irregolari con il Fisco.

IMU: esenzioni per anziani, disabili e pensionati all’estero

La scadenza per la prima rata dell’IMU 2025 è fissata per lunedì 16 giugno. Contrariamente a quanto suggerito dal titolo, non esiste un “pagamento a discrezione” generale, ma specifiche esenzioni e agevolazioni per determinate categorie di contribuenti. Anziani e disabili ricoverati in strutture di cura: Una delle principali agevolazioni riguarda le persone anziane o con disabilità ricoverate in modo permanente presso case di riposo o istituti di cura. In questi casi, l’immobile di proprietà dell’interessato può essere equiparato all’abitazione principale e, di conseguenza, escluso dall’IMU. Questo perché l’IMU, per legge, non si applica all’abitazione principale (quella in cui il contribuente ha residenza anagrafica e dimora abituale).

Per usufruire di questa esenzione, la normativa vigente consente ai Comuni, tramite apposita delibera, di continuare a considerare l’immobile del soggetto ricoverato come “abitazione principale”, purché siano rispettate le seguenti condizioni: L’immobile non deve essere concesso in locazione o comodato d’uso. Il contribuente deve aver trasferito la residenza nella struttura di cura. L’agevolazione si applica a un solo immobile. L’effettiva possibilità di fruire di tale esonero dipende, quindi, dalle decisioni dell’Amministrazione comunale.

Imu come non pagare seconda casa
IMU – Energycue.it (DepositPhoto)

Pensionati AIRE e altre condizioni per l’agevolazione

Un’altra importante misura riguarda i pensionati iscritti all’AIRE che sono titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. Per questi soggetti, la normativa ha sostituito la precedente esenzione totale con una riduzione del 50% dell’IMU.

L’agevolazione per i pensionati AIRE spetta alle seguenti condizioni: Il contribuente deve risiedere stabilmente all’estero in uno Stato con cui l’Italia ha stipulato una convenzione previdenziale. Deve essere titolare di una pensione estera convenzionata con l’Italia. L’immobile in Italia non deve essere locato né concesso in comodato d’uso. L’agevolazione si applica a una sola unità immobiliare a uso abitativo. Anche in questo caso, l’agevolazione si applica solo a immobili a uso residenziale e non può essere estesa a più di una unità abitativa.