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Lo Scontrino del Supermercato diventa SALATO: in aumento questi prodotti da questo mese | Non c’è speranza di crollo del prezzo

Scontrini sempre più severi

Scontrini sempre più severi (Canva-Depositphotos foto) - www.energycue.it

I prezzi continuano ad aumentare vertiginosamente, a discapito delle tasche dei consumatori. L’allarme si espande a livello nazionale

L’aumento del costo della vita continua a minare la stabilità economica di moltissime famiglie italiane, ora costretti a molteplici sacrifici aggiuntivi anche per riuscire a coprire le spese in assoluto più indispensabili.

Rincari che si vanno, infatti, a depositare soprattutto sui beni e sui servizi essenziali, a partire dalle utenze e gli affitti, passando per gli alimenti da mettere in tavola, proseguendo con i costi relativi ai trasporti.

Le cause che conducono a situazioni di emergenza simili sono da ricercare nell‘aumento dei prezzi su larga scala derivante dalle continue tensioni geopolitiche, con spaventosi focolai che si stanno verificando soprattutto sul fronte asiatico-europeo e in Medio Oriente.

Un’altra problematica fondamentale è da ricercare, soprattutto, nella preoccupante carenza di materie prime, che non permettono la fabbricazione di prodotti finiti, facendo sì che le poche risorse disponibili vengano etichettate con prezzi alle stelle.

Un annoso disagio a cui tenere testa

I recenti dati diffusi da Coldiretti, combinati ai risultati del Fruit Journal, come apparso anche sul Corriere della Sera, ci restituiscono una realtà molto amara da incassare. Stiamo parlando di quello che i media, tra i quali Leggo.it, hanno simbolicamente denominato “caro clima“, che come il nome stesso suggerisce rappresenta un rincaro sui prezzi di molti prodotti apprezzatissimi e spesso presenti sulle tavole dei consumatori, il cui aumento è da attribuire proprio al cambiamento climatico. Le campagne nostrane, infatti, sono state minate da eventi inattesi, a partire dalle gelate che hanno contraddistinto parte della stagione primaverile, fino a giungere alla siccità estiva, problematica che ormai appartiene sempre di più alle estati italiane, soprattutto nel rovente meridione.

Pensate ad esempio ad un frutto comunissimo durante questo periodo dell’anno, amatissimo da tutti, come le ciliegie, ormai fisse ad un prezzo superiore addirittura ai 20 euro al chilo presso i supermercati, proprio a causa della difficoltà nel reperirle. -70% della produzione in Puglia, una delle regioni italiane maggiormente in grado di produrle (circa 1/3 di tutte le ciliegie del territorio nostrano), con i contadini che si sono improvvisamente costretti a fare i conti con ondate anomale di gelo che hanno, inevitabilmente, prodotto l‘immediata morte dei fiori sugli alberi.

Ciliegie
Ciliegie (Depositphotos foto) – www,energycue.it

Difficoltà che non accennano a placarsi

Una stagione disastrosa che affonda le proprie radici nelle difficoltà riscontrate nella produzione, passando poi per gli ostacoli riscontrati durante la fase di commercializzazione, nonché alle numerose lamentele da parte dei consumatori circa il prezzo di quello che, oramai, potremmo tranquillamente inserire all’interno della categoria dei beni di lusso.

Restando a parlare del “tacco” dello Stivale, problemi analoghi si sono ampiamente dimostrati anche relativamente alla produzione dei pomodori, diminuita del 20%, principalmente a causa della siccità. 87% di precipitazioni in meno rispetto alla media annuale, dato spaventoso a cui si uniscono anche il caldo eccessivo, capace di danneggiare piantagioni di meloni, patate, insalate e angurie nel Centro Italia. Non soltanto un problema agricolo, ma addirittura, come sottolinea lo stesso Fruit Journal, una minaccia grave nei confronti dell’equilibrio economico di queste zone, nelle quali la maggior parte della popolazione vive e si riempie la pancia proprio grazie alla produzione agricola.