Svolta in Italia, approvato il “BONUS SUDORE” | Buste paga spaziali a luglio e agosto: più fa caldo più si guadagna

Uomo con soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Un’idea lega il guadagno all’aumento delle temperature estive, promettendo incentivi economici, ma non tutti concordano.
L’estate in Italia sta diventando sempre più imprevedibile: giornate torride, notti bollenti e picchi di calore che sembrano non dare tregua. Eppure, proprio da questo contesto climatico estremo, stanno emergendo nuove idee per affrontare l’impatto delle alte temperature sul lavoro.
Una di queste è legata a un concetto semplice ma interessante: più fa caldo, più si guadagna. Un modo innovativo per riconoscere lo sforzo di chi continua a lavorare nonostante l’afa. Quello che fino a poco tempo fa poteva sembrare uno scenario assurdo, ora prende forma attraverso strumenti pensati per “premiare” la resistenza al caldo.
L’idea è: se lavori mentre la colonnina di mercurio sale, potresti ricevere un bonus extra. In un certo senso, è un modo per trasformare una difficoltà in un’opportunità economica. Dal punto di vista teorico, il concetto ci può stare.
Un sistema che non solo tiene conto dell’impegno lavorativo, ma anche delle condizioni in cui viene svolto. E se l’ambiente diventa più ostile, ecco che entra in gioco un riconoscimento economico. Un’idea che, a prima vista, sembra quasi ovvia: chi lavora in situazioni più dure, riceve qualcosa in più. Una logica meritocratica, in apparenza.
Alcuni interrogativi
Ma viene da chiedersi: è davvero così semplice? Un bonus legato alla temperatura è davvero una forma di tutela o potrebbe nascondere altro? L’aspetto innovativo rischia di far dimenticare alcune domande fondamentali.
Come funziona, davvero, questo meccanismo? Chi lo riceve, in quali condizioni e con quali garanzie? L’impressione è che dietro l’idea del compenso climatico si apra un campo tutto nuovo, affascinante ma anche delicato.
Una proposta insolita per affrontare l’afa
Glovo ha deciso di fare a modo suo. Il 1° luglio ha mandato una mail ai rider con un annuncio un po’… inaspettato. Un “bonus caldo” per chi lavora durante le giornate bollenti. L’idea è: se consegni tra luglio e agosto, e le temperature sono alte, ti spetta un contributo extra. A cosa serve? Secondo l’azienda, a coprire spese tipo acqua, sali minerali, crema solare. Insomma, un rimborso camuffato da incentivo. O viceversa. Il meccanismo è semplice, almeno sulla carta: tra i 32°C e i 36°C, bonus del 2%; tra 36°C e 40°C, si sale al 4%; oltre i 40°C, boom: 8%. Ma parliamo comunque di pochi spicci—tipo 5, 10, al massimo 20 centesimi per ordine. E c’è di più: i soldi non arrivano subito, ma solo con la fattura del 21 settembre. Quindi, nel frattempo, i rider devono anticipare tutto di tasca loro. Il sole scotta, ma i conti non tornano.
Come era prevedibile, le reazioni non si sono fatte attendere. Nidil Cgil ha criticato duramente l’iniziativa, parlando di “messaggio pericoloso”. Il rischio? Che un pericolo concreto venga trasformato in un’opportunità economica. “Nessun bonus può giustificare il lavoro in condizioni estreme”, dicono i sindacati. E ricordano che il D.lgs. 81/2008 obbliga l’azienda a valutare i rischi per la salute. Hanno chiesto a Glovo di correggere la comunicazione e, in caso di ondate di calore alte, di sospendere tutto. Stop, senza se e senza ma. Nel frattempo, come riporta sempre ilfattoquotidiano.it, anche Deliveroo starebbe pensando a una misura simile. Si parla di un bonus estivo legato alle temperature, leggermente sopra il 2%. Ma anche qui i sindacati dicono no.