Chi è ubriaco non può più sposarsi | Matrimonio, ufficiale il nuovo divieto: scatta l’alcol test prima di entrare in chiesa

Matrimonio vietato ubriachi (Canva foto) - www.energycue.it
Un nuovo controllo alcolico prima della cerimonia: matrimonio sospeso se l’alcool supera il limite, è la regola.
Nel giorno del matrimonio tutto è pensato nei minimi dettagli: abiti, fiori, musica, promesse. Ma da oggi, almeno in una parte degli Stati Uniti, c’è un nuovo elemento da considerare prima di entrare in chiesa. Qualcosa che potrebbe trasformare l’attesa del “sì” in un momento di tensione inaspettata.
Molti associano il brindisi pre-cerimonia a un momento di festa e leggerezza. Ma quando il confine tra allegria e alterazione si fa sottile, anche un gesto innocente rischia di avere conseguenze serie. È proprio questo il punto critico su cui si sono accesi i riflettori negli ultimi giorni.
Tra ansia e entusiasmo, capita che gli sposi cerchino un modo per rilassarsi. Ma la nuova attenzione alle condizioni psicofisiche porta a chiedersi: è davvero possibile che qualche bicchiere di troppo comprometta un momento così importante? La risposta, ora, è sì.
Questo tipo di misura non riguarda solo il rispetto per la sacralità del rito, ma anche la tutela della lucidità e della volontarietà dell’impegno. Un cambiamento che punta a garantire che ogni promessa pronunciata davanti all’altare sia davvero consapevole e sentita. Ma scopriamo i dettagli.
Quando il rito incontra nuove regole
Come spiega Greenious, lo Stato della Pennsylvania ha ufficializzato una norma che vieta ai ministri religiosi di celebrare matrimoni se uno dei due sposi risulta ubriaco. Un cambiamento concreto, che dà forza legale a un principio etico già condiviso da molte comunità religiose.
Non si tratta solo di una scelta simbolica. Il divieto ha valore pratico: se il ministro si accorge che uno degli sposi non è lucido, la cerimonia deve essere sospesa o rimandata. Un gesto che può sembrare drastico, ma che nasce dall’esigenza di proteggere la piena coscienza del consenso matrimoniale.
L’alcol test prima del “sì”
Non è previsto un test formale con strumenti medici, ma il ministro ha l’obbligo di verificare lo stato psico-fisico degli sposi prima della celebrazione. Se ci sono segnali evidenti di ubriachezza, il rito non può procedere. In questi casi, il matrimonio può essere rinviato a data da destinarsi.
Questa regola solleva reazioni contrastanti. Da un lato c’è chi la considera una garanzia di serietà, dall’altro chi teme che basti poco per compromettere un giorno tanto atteso. Ma una cosa è certa: in Pennsylvania, ora, la sobrietà è diventata condizione necessaria per pronunciare il fatidico sì.