Pasta Esselunga, ti sei mai chiesto chi la produce? Dietro l’etichetta c’è un nome clamoroso: impossibile indovinare

Pasta Esselunga, ecco la sua vera origine (Freepik Foto) - www.energycue.it
Ci sono storie che si nascondono nelle pieghe del quotidiano, proprio lì dove nessuno pensa di guardare.
Non serve scavare tra archivi polverosi o affrontare viaggi epici: a volte il mistero si cela tra scaffali illuminati da luci al neon. È la curiosità, quella buona, che spinge a cercare dietro le etichette, dove i caratteri si fanno piccoli e i segreti grandi.
Non è una questione di detective in impermeabile o di trame da romanzo giallo: è più una danza sottile tra consumatore e prodotto, tra ciò che appare e ciò che si rivela. Basta un dettaglio per aprire un varco verso storie inattese, fatte di tradizione, competenza e qualche colpo di scena.
Molti pensano che ciò che troviamo sugli scaffali sia esattamente ciò che sembra. In realtà, il mondo della produzione alimentare è un mosaico di collaborazioni e accordi inaspettati, dove marchi e produttori si intrecciano in relazioni che il cliente medio raramente immagina.
Ed è proprio in questo intreccio, fatto di mani esperte e marchi familiari, che si nasconde una verità pronta a stupire. Non serve altro che un po’ di attenzione… e la voglia di scoprire.
Dietro l’etichetta: la rivelazione
Il protagonista di questa storia è un prodotto che molti italiani acquistano con disinvoltura, convinti di conoscerne ogni dettaglio. Eppure, se si prende in mano la confezione e si legge la parte più “snobbata” — quella scritta in caratteri minuscoli — si scopre un nome che fa sobbalzare chiunque segua il mondo della pasta.
Secondo un’inchiesta di GreenMe e confermata da altre fonti come Dissapore e Inran, la pasta Esselunga Bio non è frutto di un marchio anonimo, bensì viene prodotta dal Pastificio Attilio Mastromauro – Granoro S.r.l. di Corato, in Puglia. Un’azienda storica, fondata nel 1967, che ha fatto della qualità e della selezione dei grani un tratto distintivo, conosciuta anche all’estero per l’attenzione alla tradizione italiana.
Quando il marchio incontra la tradizione
Il caso di Esselunga Bio è l’esempio perfetto di come il mondo della grande distribuzione e quello delle eccellenze locali possano fondersi. Dietro un’etichetta di supermercato, molti non si aspettano di trovare un marchio noto per il suo lavoro artigianale e la filiera controllata, eppure è esattamente ciò che accade.
Granoro, oltre a produrre per il proprio brand, collabora con Esselunga fornendo pasta che rispetta gli standard del biologico, mantenendo però la sua firma invisibile ai più. Un connubio che unisce la capillarità di una catena nazionale alla sapienza di un pastificio pugliese che ha sempre puntato sulla qualità.