“500€ all’anno di buoni pasto”: ultim’ora in Italia, lavoratori in festa | Ne ha diritto chiunque ha un contratto

I buoni pasto cambiano la vita alla tua spesa ma come fare per averne fino a 500 euro? Scopri se ne hai diritto (stockking/Freepik) - energycue.it
I buoni pasto cambiano la vita alla tua spesa ma come fare per averne fino a 500 euro? Scopri se ne hai diritto ora!
Hai già fatto i conti questo mese? Sai dove finiscono i soldi? Ti sembra tutto sotto controllo, poi arriva lo scontrino del supermercato. Pensi di aver speso poco, ma il totale dice altro. Ti chiedi come alleggerire la spesa.
Ti siedi a tavola, guardi cosa manca. Il frigorifero è mezzo vuoto, la dispensa non basta. Ogni pasto costa, ogni ingrediente ha un prezzo, la ricetta diventa un calcolo. Cerchi una soluzione che non svuota il portafoglio.
Tua sorella dice che usa i buoni pasto. La guardi, pensi che è una trovata da ufficio. Lei sorride, ti mostra lo scontrino, spiega come funziona. Ascolti, fai domande, provi a capire. I buoni sembrano piccoli, ma coprono tanto. Inizi a pensare che forse servono anche a te.
Ti trovi davanti alla cassa, il totale è alto. Tiri fuori il portafoglio, poi ti ricordi del buono. Lo passi, il conto scende, il respiro cambia. Esci dal negozio con più tranquillità. Quanto è reale questo scenario e per chi?
Come funzionano i buoni pasto
I buoni pasto arrivano dal datore di lavoro, li usi per alimenti, bevande, prodotti confezionati. Non valgono per alcolici, tabacchi, elettrodomestici. Se li usi bene, alleggerisci il bilancio. Una famiglia che riceve buoni pasto può risparmiare fino a 1200 euro l’anno. Non è una cifra marginale, o un dettaglio.
È una risorsa che incide sul quotidiano. Impari a pianificare, scegliere dove usarli, capire quali negozi li accettano. Alcuni li prendono anche online, altri solo in presenza. Hai diritto a questa soluzione?
La novità
Secondo Today.it, il governo studia un intervento sui buoni pasto. La proposta prevede l’aumento della soglia di esenzione fiscale da 8 a 10 euro. L’obiettivo è offrire un piccolo extra in busta paga, senza tassazione. Oggi i buoni digitali sono esenti fino a 8 euro, quelli cartacei solo fino a 4. Superati questi limiti, scatta la tassazione come reddito da lavoro.
Per Anseb, l’associazione delle aziende emettitrici, l’aumento della soglia fiscale porta circa 450–500 euro all’anno nelle tasche dei lavoratori. Il beneficio non modifica lo stipendio base, ma incide sul potere d’acquisto. Il buono pasto diventa strumento di sostegno quotidiano, utile per affrontare l’inflazione. La proposta non risolve il blocco salariale, ma offre margine. La misura è ancora al centro del dibattito e non è ancora stata approvata nel momento in cui scriviamo.