Cartelle esattoriali, scatta la rottamazione ma non per tutti | Ecco chi sono i fortunati: controlla subito se c’è il tuo nome

Cartelle esattoriali cancellate (Canva foto) - www.energycue.it
Nuove regole in arrivo per la rottamazione quinquies: la misura potrebbe non essere accessibile a tutti i contribuenti.
La gestione delle cartelle esattoriali è da sempre un tema che suscita grande interesse tra i cittadini. Ogni provvedimento che promette sconti, dilazioni o cancellazioni parziali dei debiti viene accolto con attenzione, soprattutto da chi ha accumulato arretrati difficili da saldare. Negli ultimi anni lo Stato ha varato più volte misure simili, con lo scopo di alleggerire la pressione fiscale e, al tempo stesso, recuperare somme altrimenti destinate a rimanere non riscosse.
Le discussioni politiche che hanno accompagnato queste iniziative hanno sempre diviso: da una parte chi vede un aiuto concreto ai cittadini, dall’altra chi teme un incentivo a non rispettare le scadenze ordinarie.
Oggi il dibattito si è riacceso. L’annuncio di una nuova misura ha subito catturato l’attenzione non solo di chi ha debiti con il fisco, ma anche delle forze politiche che devono trovare un punto di equilibrio tra il sostegno ai contribuenti e la tutela dei conti pubblici.
Il confronto tra diverse posizioni sta portando a ipotesi che, se confermate, rappresenterebbero una novità significativa rispetto al passato.
Ina proposta diversa dalle precedenti
Il provvedimento, chiamato rottamazione quinquies, è pensato per correggere le rigidità delle versioni passate. Secondo quanto discusso in un recente incontro tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, la misura dovrebbe eliminare interessi, sanzioni e diritti di riscossione, offrendo fino a 120 rate mensili in dieci anni, tutte uguali e senza maxi anticipi. Si tratta di un cambiamento importante rispetto alla rottamazione quater, che prevedeva 18 rate trimestrali e due pagamenti iniziali molto gravosi.
Un’altra novità riguarda la possibilità di non decadere dal beneficio anche in caso di mancato pagamento di più rate: fino a otto, secondo le prime ipotesi. Come spiega Investireoggi, sarebbe un passo avanti rispetto al passato, in cui un singolo errore comportava automaticamente la perdita della sanatoria. Tuttavia, questa apertura rischia di sollevare nuove obiezioni sul piano della sostenibilità e dell’equità.
Chi rischia di restare escluso
La parte più discussa riguarda la platea dei beneficiari. Per la prima volta, infatti, si valuta l’ipotesi che la rottamazione non sia aperta a tutti. Le pressioni arrivano da Fratelli d’Italia e Forza Italia, che temono ricadute sui conti pubblici e contestano il rischio di agevolare grandi evasori. Per questo motivo, si parla di una misura selettiva.
Tra le ipotesi sul tavolo c’è l’esclusione dei contribuenti considerati “recidivi”, cioè coloro che hanno già aderito in passato a rottamazioni senza completare i pagamenti. Un’altra proposta riguarda invece le cartelle di importo inferiore a 1.000 euro, che potrebbero seguire un percorso alternativo, con saldo immediato e scontato. In questo scenario, non tutti i contribuenti otterrebbero lo stesso trattamento, segnando una netta differenza rispetto alle precedenti edizioni.