Carta d’identità, addio spostamenti per chi ha quella vecchia | Non possono più muoversi: reclusi in casa a tempo indeterminato

Uomo piange (Depositphotos foto) - www.energycue.it
La carta d’identità cartacea non basterà più per gli spostamenti: milioni di italiani dovranno passare alla CIE.
Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di documenti personali e di come siano diventati molto più che un semplice foglio con foto e dati. Oggi rappresentano la nostra chiave d’accesso a tantissime cose: prenotare una visita, entrare in un ufficio pubblico, persino firmare un contratto senza muoversi da casa. Non è più solo questione di riconoscimento, ma di veri e propri strumenti quotidiani.
L’Europa, da parte sua, ha deciso di fissare regole comuni, puntando su sicurezza e uniformità. L’obiettivo è quello di rendere più complicata la vita ai falsari e semplificare i controlli tra Paesi. Questo processo, inevitabilmente, ha portato i governi nazionali a rivedere il ruolo dei documenti tradizionali, che ormai mostrano tutti i loro limiti.
La verità è che la digitalizzazione non è solo tecnologia, è un cambio di mentalità. Le persone ormai si aspettano di avere tutto a portata di mano: con pochi tocchi sul telefono ottieni un certificato, fai un’iscrizione, risolvi pratiche che una volta richiedevano ore di attesa allo sportello. In questo scenario, è chiaro che la vecchia idea di documento cartaceo inizia a sembrare un po’ fuori tempo.
Eppure in Italia sono ancora milioni a possedere la versione “classica”, quella di carta. Fa quasi nostalgia pensare a quel libricino azzurro, ma il futuro va da un’altra parte: sistemi più sicuri, dati personali meglio protetti e possibilità di integrarli con applicazioni e piattaforme digitali. Tutto questo è legato a precise direttive europee e si tradurrà presto in cambiamenti concreti.
Un cambiamento epocale
Il cambiamento riguarda circa cinque milioni di italiani che ancora usano la vecchia versione. Per loro la strada è una sola: andare in Comune, prenotare l’appuntamento e richiedere la nuova CIE. Servono una fototessera recente, la vecchia carta e – in caso di smarrimento o furto – la denuncia. Il costo? Si aggira tra i 16 e i 22 euro, con tempi di consegna di circa una settimana.
La CIE però non è soltanto un documento di viaggio: è il passpartout per il mondo digitale. Con essa si può accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, firmare digitalmente e usare l’app CieID per mille operazioni diverse. Dal 2026, poi, lo SPID andrà in pensione, lasciando la CIE come unico strumento ufficiale. In più, grazie all’IT Wallet e al collegamento con l’EUDI Wallet europeo, sarà possibile avere su smartphone tutti i propri documenti utilizzabili in maniera sicura in qualsiasi Paese dell’Unione. Ma quando la cartacea non sarà più valida?
Una novità che tocca la vita di tutti
Come segnala Brocardi.it, la data da segnare è il 3 agosto 2026. Da quel giorno la carta d’identità cartacea non potrà più essere utilizzata per espatriare. Potrà ancora valere in Italia, fino alla scadenza naturale, ma non sarà più sufficiente per oltrepassare i confini, nemmeno quelli all’interno dell’UE.
Chi vuole viaggiare dovrà avere una Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure un passaporto. La scelta non è casuale: deriva dal Regolamento (UE) n. 1157/2019, che introduce standard più severi per la sicurezza dei documenti e per accelerare i controlli alle frontiere. In pratica, meno code e meno rischi di frodi, ma con un passaggio obbligato per tutti.