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Rivoluzione Patente, addio Esame di Pratica | Da questa data non serve più: sarà sufficiente un semplice test

Esame patente

L'esame della patente potrebbe diventare più semplice per i giovani: stiamo per dire cosa succede (Depositphotos Foto) - energycue.it

L’esame della patente potrebbe diventare più semplice per i giovani: stiamo per dire cosa succede e come funziona.

Una volta, l’esame della patente era un rito più che una procedura. Si svolgeva in sedi provinciali affollate con candidati nervosi e istruttori severi. Il test teorico si faceva su carta, con crocette da apporre su domande prestampate.

L’esame pratico era diretto, senza fronzoli. L’istruttore saliva in macchina con un altro candidato sul sedile posteriore. Si partiva dal parcheggio della motorizzazione e si affrontava il traffico reale. Ogni errore era visibile, ogni esitazione pesava. Il giudizio era immediato e senza appello.

Non esistevano quiz online o simulatori. Ci si preparava con manuali ingialliti, esercitandosi su fogli fotocopiati. Le autoscuole erano luoghi di disciplina, non di comfort. L’istruttore era figura temuta, quasi militare. Chi superava l’esame lo raccontava come un’impresa, non come un passaggio burocratico.

Anche il linguaggio era diverso: si parlava di prova di guida, non di test. Il rispetto per le regole era insegnato con severità. L’errore non era tollerato, il ripasso era obbligatorio. Il giorno dell’esame si viveva con tensione. Non era solo guidare: era un modo per dimostrare maturità. Cosa cambia ora?

La patente come passaggio

L’esame della patente, un tempo, era un vero spartiacque tra adolescenza e responsabilità. Il candidato doveva dimostrare non solo abilità tecnica, ma anche autocontrollo, prontezza e rispetto per l’autorità. L’assenza di supporti digitali rendeva tutto più diretto: si studiava, si provava, c’era chi sbagliava.

Ogni errore era un ostacolo concreto, non una statistica. Il rapporto con l’istruttore era centrale: lui decideva se eri pronto, non un algoritmo. La patente non si otteneva per automatismo, ma per merito visibile.

Patente
Patente di guida (Canva Foto) – energycue.it

Cosa cambia

Dal luglio 2025, l’esame per ottenere la patente di guida in Italia ha subìto una trasformazione radicale: non è più necessario sostenere la prova pratica. Come riportato da BitontoTV, ora basta frequentare un corso di formazione teorica e superare un test finale per ottenere il documento. Il nuovo sistema, introdotto in via sperimentale in alcune province, punta a semplificare l’accesso alla patente, riducendo tempi e costi.

Il corso è obbligatorio e strutturato in moduli, con contenuti su sicurezza stradale, comportamento alla guida, normativa e gestione delle emergenze. Il test finale verifica la comprensione, ma non prevede alcuna prova su strada. Secondo le autorità, il cambiamento punta a digitalizzare e razionalizzare il processo, affidandosi alla formazione e non alla valutazione diretta.