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Cartelle esattoriali, confermata la “Rottamazione Universale” | Spetterà praticamente a tutti: ecco la lista degli sfortunati

Brutte notizie per i contribuenti

Brutte notizie per i contribuenti (Depositphotos foto) - www.energycue.it

Sorpresa poco lieta per questa categoria di contribuenti: approvata una disposizione particolarmente amara. Ecco cosa ci sarà da aspettarsi

Le cartelle esattoriali vengono inviate da parte dell‘Agenzia delle Entrate-Riscossione, in direzione dei contribuenti. All’interno contengono richieste esplicite di pagamenti di tributi, di sanzioni necessarie da saldare o di contributi che mancano ancora da versare, con specifica dell’importo dovuto nel suo complesso.

Anche l’eventuale presenza di interessi viene indicata all’interno del documento, emesso nel momento in cui i termini stabiliti dall’ente creditore, che può corrispondere all’Agenzia delle Entrate stessa, così come al Comune, alla Regione, all’INPS e non solo, non vengono rispettati.

I termini entro cui provvedere al pagamento vengono indicati esplicitamente all’interno della cartella esattoriale, ma generalmente il tempo indicato risulta essere corrispondente a 60 giorni, che partono dal ricevimento della notifica. Allo stesso modo, sono presenti informazioni relative a come il pagamento dovrà essere finalizzato.

Esiste la possibilità di pagare rateizzando la somma, in alcuni casi specifici definiti sempre dall’ente riscossore, ma ovviamente il pagamento non può essere omesso. In caso contrario, il contribuente inosservante potrà essere soggetto ad azioni di recupero quali ipoteca sui propri immobili, pignoramento o fermo amministrativo dei propri beni.

La linea sembra ormai dettata

All’interno della Legge di Bilancio 2026 è stato inserito, a seguito dell’approvazione ufficiale, il provvedimento noto come “Rottamazione Quinquies“, con impossibilità per tutti coloro i quali hanno già usufruito di precedenti rottamazioni di accedervi nuovamente, secondo quanto disposto dal Ministro dell’Economia. Tuttavia, dopo il passaggio della Legge ci si è ritrovati, di fatto, punto e a capo: le precedenti rottamazioni hanno, infatti, visto soggetti presentare la domanda di adesione senza nemmeno procedere a pagare la prima rata di debiti, con i cosiddetti “furbetti“, abilitati, seppur indirettamente, a ritardare la procedura di versamento, sfruttando il tempo dalla loro.

Nel caso specifico delle rottamazioni è sufficiente presentare l’istanza al fine di bloccare eventuali azioni esecutive, richiedendo un Durc, ma sono svariati i casi in cui le istanze vengono presentate consapevoli di non procedere, nell’imminente successivo futuro, di non pagare, ma allo scopo unico di ricevere vantaggi, gli stessi ai quali proprio la presentazione dell’istanza permette di accedere.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali (Agenzia delle Entrate foto) – www.energycue.it

Una questione decisamente delicata

La decadenza della rottamazione è stata disposta soltanto a seguito dell’ottava rata consecutiva non pagata: ciò significa che i furbetti, già capaci di accedervi, sarebbero riusciti a godere dei benefici connessi per almeno dodici mesi. L’unica strada percorribile, a questo punto, è parsa quella dell’esclusione, tenendo conto di come persino la Corte dei Conti avesse precedentemente evidenziato l’insoddisfazione, in termini di entrate, fatte registrare dalle precedenti adesioni.

In molti, come sottolinea anche Money.it, hanno però speso le proprie preoccupazioni circa tutti quei soggetti che, pur essendo pienamente intenzionati a procedere al pagamento, si troveranno costretti ad una porta in faccia, in relazione alla decisione, che ormai sembra sempre più vicina all’ufficialità, di impedire l’accesso ai decaduti delle precedenti rottamazioni.