Ticket Sanitario, scattano le nuove esenzioni | Queste persone non lo pagano più: si aggiungono ad una lunga lista

Visita dal medico e soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Modifiche al ticket sanitario: confermate le esenzioni per molti cittadini, ma cambiano alcune regole importanti.
La questione della sanità pubblica è sempre al centro delle discussioni, specie quando si parla di soldi e diritti. I cambiamenti sulle spese mediche tirano sempre in ballo temi delicati come equità e accessibilità. Negli ultimi tempi questa Regione ha modificato più volte le regole, cercando un bilanciamento tra le esigenze dei cittadini e la tenuta economica del sistema sanitario.
E non è mica semplice. Perché quando si tocca il portafoglio, anche solo di pochi euro, le reazioni non si fanno attendere. In un contesto dove le risorse sono sempre più tirate e le esigenze sanitarie aumentano, ogni nuova delibera rischia di diventare motivo di tensione. Specialmente se non viene comunicata con chiarezza.
Le esenzioni dal ticket, in particolare, rappresentano una delle leve più delicate. Da sempre sono previste per chi ha patologie serie o difficoltà economiche, ma quando cambiano le regole, si crea incertezza: chi ci rientra ancora? Chi rischia di dover pagare? C’è chi teme di perdere un diritto, chi spera di essere finalmente incluso.
Anche perché – diciamocelo – la burocrazia non aiuta. Tra sigle, codici e categorie, capire se si ha diritto all’esenzione può diventare un vero rompicapo. E intanto il clima resta teso, anche a causa del confronto politico, che su questi temi non si risparmia certo i colpi bassi.
Cosa cambia
Dal 2 maggio 2025, la Regione ha introdotto un nuovo ticket sui farmaci: 2,20 euro a confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta. Sembra poco, sì, ma il principio cambia: ora c’è una compartecipazione più estesa. L’obiettivo? Far quadrare i conti e continuare a investire in terapie innovative. Almeno così ha spiegato la Regione in una nota ufficiale, come riportato da PiacenzaSera.
Va detto che la misura è stata discussa con i sindacati e non è arrivata all’improvviso. Chi guida la sanità regionale – De Pascale e Fabi – ha parlato di una scelta necessaria per reggere i costi di nuovi farmaci, sempre più avanzati ma anche molto costosi. La buona notizia è che circa un terzo dei cittadini resterà comunque esente. Ma chi rientra in questa fascia?
Chi non paga e perché (c’è anche qualche novità)
Parliamo di numeri: 1 milione e 650mila persone in Emilia-Romagna non dovranno pagare nulla. Rientrano in questa fascia chi soffre di malattie croniche, oncologiche o rare, ma anche chi è disoccupato o in gravi difficoltà economiche. Insomma, le categorie considerate più fragili restano protette.
In più, c’è una modifica importante che riguarda le prime visite specialistiche: saranno gratuite solo per i figli sotto i 14 anni, ma solo nelle famiglie con almeno due figli a carico. Qui si è accesa subito la polemica, soprattutto da parte della Lega, che ha parlato di una “tassa sulla salute”. Per alcuni si tratta di un colpo basso, per altri di una misura equilibrata.