Il riscaldamento globale è un problema da molti anni (canva.com) - www.energycue.it
L’impatto dei cicli di essiccazione e reidratazione sul rilascio di CO2 nel suolo? Un mix letale, a quanto pare. Lo dicono gli studi.
Un nuovo studio evidenzia un significativo incremento delle emissioni di CO2. Lo scrive e lo documenta dettagliatamente il portale di ricerca Science Daily.
Un recente studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Niigata, in collaborazione con l’Università di Kyushu e l’Agenzia Giapponese per l’Energia Atomica e pubblicato sulla rivista SOIL, ha rivelato un aumento sostanziale del rilascio di anidride carbonica (CO2) nei suoli delle foreste e dei pascoli giapponesi, conseguente ai cicli di essiccazione e reidratazione.
Questi cicli, indotti dai cambiamenti nei modelli di precipitazione associati al riscaldamento globale, potrebbero contribuire in modo significativo alle emissioni atmosferiche di CO2.
Il team di ricerca ha effettuato esperimenti di incubazione su suoli prelevati da dieci località in Giappone, monitorando il rilascio di CO2 in condizioni di umidità costante e in presenza di ripetuti cicli di essiccazione e reidratazione.
I risultati, riportati da Scince Daily, hanno indicato che il rilascio di CO2 nei suoli sottoposti a ciclo è stato da 1,3 a 3,7 volte superiore rispetto a quelli mantenuti in condizioni di umidità costante. Uno degli aspetti più significativi del presente studio è stata poi l’osservazione di una marcata riduzione della biomassa microbica nei suoli interessati dai cicli.
In questo senso gli scienziati hanno ipotizzato che la distruzione delle cellule microbiche faciliti la liberazione di nuovo carbonio organico, contribuendo così all’incremento del rilascio di CO2. Inoltre, si è notato che l’aumento della CO2 è stato particolarmente pronunciato nei suoli caratterizzati da una elevata concentrazione di complessi metallo-materia organica reattiva, una componente abitualmente considerata stabile per l’accumulo di carbonio nel suolo.
Secondo il dottor Hirohiko Nagano, principale autore dello studio, l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi correlati ai cambiamenti climatici potrebbe intensificare il fenomeno dei cicli di essiccazione e reidratazione, con conseguenze significative sulle emissioni di CO2 provenienti dal suolo. Questo studio offre una base scientifica cruciale per migliorare i modelli di previsione relativi al cambiamento climatico e per una comprensione più approfondita del ruolo del suolo nel ciclo globale del carbonio. D’altro canto siamo entrati in un’era in cui, non fare inversione di tendenza, potrebbe essere catastrofico per la nostra sopravvivenza e quella della nostra Terra.
Il team di ricerca prevede di ampliare gli studi sul campo al fine di valutare l’impatto dei DWCs in diversi ambienti naturali. L’obiettivo è approfondire i meccanismi alla base dell’aumento delle emissioni di CO2 e sviluppare strategie per mitigare l’effetto dei cambiamenti climatici sulla stabilità del carbonio nel suolo. Tali studi potrebbero fornire dati fondamentali per le politiche ambientali e per la gestione sostenibile degli ecosistemi terrestri.
Anche gli alimenti più insospettabili possono nascondere rischi per la salute: come in questo caso,…
Tra qualche tempo il nostro modo di mangiare sarà così diverso che facciamo fatica anche…
Quando il corpo si trasforma in una fabbrica di alcol: ecco cosa dire ai controlli…
Un ritorno dal passato che sembrava impossibile: la natura si riscrive tra stupore, emozione e…
Negli ultimi mesi, l'idea di una nuova emergenza sanitaria ha cominciato a serpeggiare di nuovo…
L'amore è finito per sempre? Basta osservare bene: ci sono segnali che è davvero impossibile…