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Dai rifiuti di segheria alle batterie: elettrodi in carbonio per immagazzinare energia ad alta potenza

C’è una nuova scoperta che potrebbe rivoluzionare il modo in cui comunemente si produce energia: ecco di cosa si parla

Da tempo gli scienziati stanno cercando di ottenere un metodo per riuscire a recuperare energia utile da risorse e scarti, magari ad alta potenza, limitando l’impatto ambientale. Questo perché la questione dell’inquinamento ambientale è ormai nota a tutti e non si può sottovalutare.

A quanto pare, un gruppo di ricercatori dell’Università del Paese Basco è riuscito a fare ciò. In una ricerca pubblicata sul sito ufficiale dell’Università, un team ha dichiarato di aver ottenuto elementi utili per la produzione di energia dai rifiuti della segheria.

Come sono riusciti i ricercatori a sfruttare questi rifiuti? Semplice, hanno trovato il modo di convertire una biomassa molto comune sul territorio, quella degli scarti del Pinus Insignis, in condensatori agli ioni di litio.

Come si è arrivato a questo risultato e cosa potrebbe significare questo per il futuro? Ecco tutto quello che c’è da scoprire su quest’affascinante ricerca.

Elettrodi in carbonio, ecco come sono stati recuperati

Il team di ricerca guidato dalla dottoressa Eider Goikolea e dalla ricercatrice Idoia Ruiz de Larramendi ha notato che gli scarti del Pinus Insignis erano carichi di carbonio. Nonostante sia un materiale molto importante e funzionale, gli scarti ovviamente venivano gettati via, ma il team della dottoressa Goikolea ha cercato di riutilizzarli in modo intelligente. Come? Creando un sistema ibrido, un condensatore agli ioni di litio capace di accumulare energia e di funzionare in modo molto simile a una batteria, seppur con una limitata quantità di energia accumulata.

Quali sono stati i vantaggi di questo sistema? In effetti i ricercatori hanno riscontrato molteplici benefici. Per esempio, il condensatore ibrido ha dimostrato di avere una discreta capacità di accumulo di energia, avvicinandosi alle batterie comuni in commercio. Inoltre, ha dimostrato un funzionamento efficiente ad alta potenza e la resistenza a numerosi cicli di carica/scarica. I test effettuati hanno soddisfatto il gruppo di ricercatori dietro al progetto.

Scarti del legno, la chiave per le batterie e i condensatori del futuro? (DepositPhotos) – EnergyCUE

Una soluzione economica e green

Il team di ricercatori dell’università basca ha anche dimostrato che questo sistema ibrido è economico. Infatti, il processo di sintesi è stato reso sostenibile utilizzando additivi a basso costo e temperature inferiori a 700 gradi centigradi.

Quali sono le conclusioni tratte dall’esperimento? Secondo i ricercatori della UPV/EHU, i materiali derivati dalla biomassa offrono opportunità promettenti per sviluppare sistemi di accumulo di energia ad alta potenza e a basso impatto ambientale. Bisognerà vedere se le conoscenze ottenute in questo studio verranno applicate su larga scala e se l’Europa le sfrutterà per proporre un’alternativa ai colossi americani e cinesi specializzati nella produzione di batterie di vario genere.

Claudio Vittozzi

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