C’è un momento, nelle prime sere bollenti di luglio, in cui il vecchio monosplit comincia a ruggire. Un climatizzatore installato 10-15 anni fa, spesso di classe C o D, richiede più di 240 kWh/anno per rinfrescare una stanza media da 20 m²; tradotto, circa 75 € al mese nelle settimane più calde.
ENEA stima che sostituire un apparecchio in classe D con uno A+++ abbatta i consumi di 140 kWh/anno, pari a un risparmio “secco” del 60 % sulla sola voce di climatizzazione.
Dal 2013 la Direttiva 2010/30/UE è integrata dal Regolamento (UE) 626/2011, che impone l’etichetta energetica da A+++ a G.
Le grandezze chiave sono:
Termine | Cosa misura | Soglia per A+++ | Perché conta |
SEER | Efficienza in raffrescamento stagionale | ≥ 8,50 | Più è alto, meno kWh spendi d’estate |
SCOP | Efficienza in riscaldamento stagionale | ≥ 5,10 | Utile se usi la pompa di calore in inverno |
Sull’etichetta, la freccia verde più corta con “A+++” segnala i prodotti energeticamente migliori.
Il prezzo dell’elettricità per i clienti in tutela, pubblicato da ARERA per il trimestre luglio-settembre 2025, è 0,16 €/kWh nella fascia unica. Se il tuo vecchio split da 9000 BTU assorbe 1 kWh all’ora e resta acceso 500 ore a stagione, spendi circa 80 €. Con un Hisense A+++ che scende a 0,6 kWh, la stessa estate costerebbe 48 €. Sono 32 € risparmiati ogni anno: in tre stagioni hai in tasca quasi 100 € senza cambiare abitudini.
L’ENEA ricorda che un climatizzatore di classe A+++ consuma fino al 40 % in meno di elettricità rispetto a uno di classe B, ma non tutte le macchine di fascia alta si equivalgono. I modelli Hisense Energy Pro puntano su un SEER 8,8 e su un consumo annuo dichiarato di 103 kWh, cioè esattamente il benchmark di efficienza citato dagli esperti.
Il cuore di questa prestazione è il compressore inverter: riduce i giri quando l’ambiente ha già raggiunto il set-point e taglia i picchi di assorbimento che gonfiano la bolletta con i vecchi sistemi on/off. Secondo le linee guida ENEA, la modulazione continua può limare un altro 30 % di elettricità rispetto ad un apparecchio privo di inverter, oltre a mantenere la temperatura più stabile e un rumore di fondo molto più basso.
In rete si trovano anche varianti più potenti (fino a 18 000 BTU) che ripropongono la stessa elettronica con flusso d’aria ottimizzato e modalità notte sotto i 20 dB: perfette per open-space e mansarde dove il calore ristagna.
Da qui al 31 dicembre 2025 l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore può rientrare nel Bonus Casa 50 % se avviene durante lavori di ristrutturazione, oppure nell’Ecobonus 50-65 % se l’impianto ad alta efficienza sostituisce un sistema meno performante. In entrambi i casi la detrazione si spalma in dieci anni, ma chi preferisce lo sconto in fattura può affidare la pratica al rivenditore: serviranno la scheda tecnica del condizionatore e l’invio dei dati sul portale ENEA entro novanta giorni dalla fine dei lavori.
Dunque, sostituire un vecchio condizionatore con un Hisense in classe A+++ rientra in:
La pratica ENEA va trasmessa entro 90 giorni dalla fine lavori sul portale detrazionifiscali.enea.it.
Un vecchio climatizzatore non ti toglie solo il sonno con il suo ronzio: ti toglie soldi e aumenta le emissioni di CO₂. Scegliere un Hisense A+++ – o, per chi digita in fretta, un “condizionatore hisense” di classe top – significa tagliare fino al 60% dei consumi, sfruttare incentivi che coprono metà della spesa e portare in casa un comfort silenzioso, connesso e pronto per gli anni a venire. La prossima bolletta sarà la prova più convincente.
Se vuoi confrontare potenze e consumi dei condizionatori Hisense o capire quale taglia di BTU serve alla tua stanza, puoi curiosare nel catalogo climatizzazione di Energia Casa. Il sito raggruppa i modelli per metratura, mostra l’etichetta energetica completa e permette di prenotare un sopralluogo (anche virtuale) con tecnici certificati che si occuperanno di installazione e pratiche fiscali.
Affidati a professionisti qualificati: la bolletta (e il pianeta) ti ringrazieranno.
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