Tredicesima 2025, ecco perché sarà così bassa | Si parla di cifre misere: purtroppo dovremo accontentarci
Uomo piange senza soldi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Nessuna detassazione sulla tredicesima e niente bonus di fine anno: cosa cambia davvero nella busta paga di dicembre.
Ogni anno, più o meno nello stesso periodo, si torna a parlare di manovra e di possibili novità in busta paga. E ogni volta c’è chi spera, chi fa i conti in anticipo e chi, ormai, prende tutto con distacco. Quest’autunno, poi, sembrava ci fosse qualcosa di concreto all’orizzonte… ma qualcosa dev’essere andato storto. Tra le promesse sussurrate e i silenzi improvvisi, la sensazione è che qualcosa sia sfumato prima ancora di essere annunciato davvero.
Negli ultimi mesi si è parlato molto di bonus natalizi, tagli fiscali e altri “regali” di fine anno. Alcuni giornali avevano accennato a possibili interventi sulle tredicesime, e in molti ci avevano sperato sul serio. Ma ora il quadro è più nebbioso che mai. I testi ufficiali cominciano a circolare, ma invece di chiarire, sollevano altre domande.
La questione, come sempre, si riduce a una parola: soldi. O meglio, alla loro mancanza. Con un bilancio pubblico già al limite, le scelte si fanno più complicate. E tra sanità, famiglie, pensioni e mille altre priorità, qualcosa è stato tagliato. Forse senza nemmeno troppo rumore. E chissà se qualcuno, tra i piani alti, aveva davvero intenzione di inserire certe misure.
Intanto, chi lavora guarda il calendario e fa due conti. Natale si avvicina e la tredicesima, per molti, è una boccata d’ossigeno. Ma il silenzio su certi provvedimenti fa rumore. Si è puntato su altro, forse su scelte più “sicure”, ma il risultato è che una parte del dibattito si è spenta. O forse è stata spenta apposta.
La legge arriva, ma non come previsto
Qualcosa, però, è stato inserito. Ad esempio, c’è il taglio dell’aliquota Irpef intermedia, quella per chi guadagna fino a 50mila euro: passa dal 35% al 33%. Non è una rivoluzione, chiariamolo, ma un piccolo ritocco che porterà qualche decina di euro in più in busta paga. Insomma, meglio di niente… anche se molti si aspettavano ben altro.
Un’altra misura riguarda gli incentivi ai contratti collettivi nel privato. Le aziende che rinnovano gli accordi potranno contare su agevolazioni fiscali. L’idea è quella di spingere a firmare nuovi contratti e, in cambio, dare qualche beneficio anche ai lavoratori. Ma si parla di cifre distribuite su base annua, quindi senza effetti immediati — almeno non a dicembre. E qui arriviamo al punto.

Tredicesima: nessuna sorpresa, anzi
Quelle misure di cui si parlava — tipo la detassazione della tredicesima o un’Irpef ridotta al 10% — sono saltate. O meglio, non sono mai entrate davvero nella bozza finale, come riporta Sky TG24. Il motivo? Costavano troppo. Si parlava di 15 miliardi di euro, su una manovra da 18 in tutto. Alla fine si è preferito puntare su ambiti considerati più “urgenti”.
Risultato: anche nel 2025 la tredicesima sarà tassata integralmente. Nessuno sconto, nessuna agevolazione. Le solite aliquote — 23%, 35% e 43% — rimangono invariate. E su questa mensilità extra non si applicano nemmeno le detrazioni per lavoro o figli. Insomma, un bel taglio netto rispetto agli stipendi normali. Chi prende uno stipendio “medio”, tipo 1.700 euro al mese, riceverà circa 1.400 euro di tredicesima. Uguale all’anno scorso, forse anche un po’ meno.
