Questo prodotto non va più mangiato | Allarme rosso dal Ministero: se l’hai messo nel frigo devi buttare tutto

Attenzione a questi fichi (Depositphotos foto) - www.energycue.it
Allarme del Ministero: attenzione a questo prodotto, se lo hai in casa devi privartene subito senza mangiarlo.
Negli ultimi anni si parla sempre di più di sicurezza alimentare. Tra controlli più severi, normative europee in continuo aggiornamento e una maggiore consapevolezza dei consumatori, i rischi legati agli alimenti sono diminuiti.
Ma ogni tanto qualcosa sfugge, e quando succede è necessario un intervento immediato per evitare guai seri. Il Ministero della Salute tiene d’occhio il mercato proprio per questo motivo, vigilando insieme a tutti gli addetti ai lavori affinché non sfugga nulla.
Se un prodotto non rispetta gli standard di sicurezza, scatta l’allarme e arriva il richiamo ufficiale. In questi casi, è fondamentale che i consumatori vengano informati subito, così da evitare possibili rischi per la salute.
Le cause di questi richiami possono essere tante: contaminazioni batteriche, sostanze tossiche, metalli pesanti o anche problemi nell’etichettatura. Alcuni di questi rischi sono immediati (come le intossicazioni alimentari), altri invece possono avere effetti a lungo termine. Meglio non sottovalutare questi avvisi, anche se il prodotto sembra perfetto all’apparenza.
Cosa fare se hai acquistato il prodotto
A volte, però, i richiami arrivano in ritardo, e questo può essere un grosso problema. Se il prodotto è già stato consumato o tenuto in casa per giorni, la situazione si complica. Ecco perché è sempre una buona idea seguire gli aggiornamenti ufficiali e controllare le segnalazioni del Ministero.
Se hai comprato questo determinato prodotto, non mangiarlo. Il consiglio dell’azienda è chiaro: riportalo al negozio dove lo hai acquistato per ottenere un rimborso o una sostituzione. Questo provvedimento è stato preso per precauzione, per evitare qualsiasi rischio per i consumatori. Meglio essere prudenti.

Prodotto ritirato: ecco cosa c’è da sapere
Stavolta il richiamo riguarda un lotto di fichi secchi a marchio Fatina, ritirato dal mercato perché contaminato da ocratossina A in quantità superiori ai limiti stabiliti dal regolamento UE 2023/915. Questa sostanza, se assunta in dosi elevate, può essere dannosa per la salute.
Il prodotto viene venduto in confezioni da 250 grammi e appartiene al lotto 350021021/1-11-231, con termine minimo di conservazione (TMC) giugno 2025. La produzione è della Pagysa A.S., che ha realizzato questi fichi secchi per conto di Murano Spa, l’azienda che li distribuisce in Italia. C’è però un dettaglio particolare: il richiamo è stato disposto il 12 febbraio 2025, ma il Ministero lo ha comunicato solo il 25 febbraio 2025. Quasi due settimane di ritardo. In qualsiasi caso, è bene controllare tutto attentamente.